Due sono le feste importanti nei secolo per gli abitanti di Bondone: abitanti il cui mestiere è stato sempre quello di tagliar legna e fare carbone sulle montagne del Trentino e del Bresciano, con la migrazione estiva che vedeva le famiglie di Bondone partire per destinazioni diverse ogni anno: tutti, compresi i bambini.

Le feste della “Madonna de Setembe”, con il ritorno della sua gente al paese per onorare la loro Protettrice “La Madono dal Bambì en bròs” la Vergine Maria con Gesù Bambino in Braccio e quella dell'Immacolata dell'otto dicembre, festa di ringraziamento per la protezione che la Vergine ha elargito a tutte le famiglie nei mesi di duro lavoro.

Ritornare alla propria casa a svernare era anche motivo di poter far partecipare alla scuola i bambini dei carbonai che erano in montagna con i genitori.

La festa dell'Immacolata di Bondone vedeva l'incontro con gli abitanti e amici della Val del Chiese che numerosi salivano a Bondone per partecipare alla solenne processione pomeridiana, ma anche per cercare di farsi la “morusa”, la fidanzata con una delle tante belle “matele carbonere”, tante belle ragazze giovani di cui il paese allora abbondava.

A Bondone per la festa arrivavano anche i “Padrù”, i datori di lavoro stagionali per “cordare” fare un contratto di lavoro per la stagione estiva ad avvenire con i capi famiglia.

Discussioni per ore per poche lire in più ma alla fine bastava una stratta di mano e il contratto era stipulato.

La processione si tiene da sempre con “Maria in spalla” fino alla chiesetta di “Plòs”, sulla vecchia strada che sale al paese e dove nel 1600 erano stati seppelliti gli abitanti di Bondone decimati dalla peste del Manzoni e lì dal 1855 si ritorna ogni anno il nove settembre per onorare il “Voto” della popolazione fatto in ringraziamento della scampata pestilenza del colera, grazie alla protezione di Maria infatti furono colpiti solo pochi abitanti.

Gli storici “Murales” posti in seguito come ringraziamento sulle case di Bondone, vedono in ognuno l'Immagine della Madonna, peccato siano in continuo dissolvimento, un patrimonio storico unico che si perde e che in preminenza ha aiutato Bondone a diventare Borgo d'Italia.

Ritornando alla Festa dell'Immacolata i portatori che anni fa si disputavano l'onore di portare la Vergine a suon di “palanche” di soldi sono sempre meno: in settembre tocca ai giovani e per l'Immacolata alle giovani, ma se mancano ritornano i giovani.

Gli abitanti di Bondone sono in continuo calo, ma i pochi rimasti rispettano gli impegni presi con la Vergine Maria dai loro Padri e le feste si celebrano sempre quando cadono indipendentemente se sia giorno feriale o festivo, anzi la festa del Voto del nove settembre se cade di domenica, per rispetto al giorno del Signore, viene spostata al giorno dopo.

La festa dell'Immacolata negli ultimi anni vede anche l'inaugurazione della “Via dei Presepi”., che vedono il Borgo riempirsi di bambini con le loro famiglie .

Si ricorda che dalle 17,30 si svolge l'edizione invernale di Bondone in Strada con lo spettacolo “Teatro per caso” che si tiene in cima al paese nella piazza della Levada, dove c'è il monumento al carbonaio: divertimento assicurato per grandi e piccini.

Santa messa alle 11.00 nella parrocchiale Natività Beata Vergine Maria e processione alle ore 14,30 guidata dal parroco don Andrea Fav

In video processione Madonna Immacolata. 

Buona festa a tutti.

Gianpaolo Capelli.

FOTO 1 Chiesa Bondone Immacolata esposta alla pubblica venerazione.

FOTO 2 Immacolata in processione.

FOTO 3 Il parroco don Andrea Fava.

FOTO 4 Immacolata sosta alla chiesetta di Plos

FOTO 5 I portatoti della Vergine Maria

FOTO 6 Locandina manifestazione.

Foto di Paolo Capelli