La pergamena Dolciniana di Bagolino del 1327

Il costante interesse che continua a manifestarsi nei confronti dell’eresia di Fra Dolcino e il rogo avvenuto a Vercelli insieme a quello di Margherita “La Bella” nel giugno 1307, più di settecento anni fa, ha suggerito al Gruppo Culturale “Quatar Sorele”, di Cimego, l’organizzazione di una nuova Giornata di Studi dolciniani, dopo quella che si era tenuta nel 2007. Al convegno hanno aderito ricercatori e autori di nuovi studi, romanzi e raccolte poetiche dedicate all’eretico forse più famoso, reso celebre prima da Dante nella “Divina Commedia”, ma ora a livello sia nazionale che internazionale dal romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco, diventato un successo sia cinematografico che televisivo dopo la recente serie televisiva uscita nel 2019 e diretta da Giacomo Battiato per Rai Fiction e Tele München. La serie è stata venduta in 132 paesi al mondo ed è la seconda dopo quella di “Gomorra”. Una delle raccomandazioni che Umberto Eco aveva dato al regista era quella di trattare bene la figura di Fra Dolcino. Questo in parte spiega la fortunata adesione che ha avuto la Giornata di studi che si terrà sabato 22 novembre a Cimego, luogo che ha rappresentato, secondo alcuni ricercatori, il centro della vicenda dolciniana tra il 1291 e il 1303, prima di fuggire per la Val Sesia. [img id="37735"] Tema centrale sarà il ricordo della figura del prof. Franco Bianchini che è stato uno dei più importanti ricercatori nel campo del recupero degli archivi e autore della scoperta della pergamena del 1327 nell’Archivio del comune di Bagolino riguardante la vicenda di Fra Dolcino. A ricordare questo ritrovamento vi saranno le relazioni di Danilo Mussi, già Presidente del Centro Studi Judicaria, con “L’attività archivistica di Franco Bianchini” e Flavio Richiedei con “Un esame storico politico della pergamena di Bagolino”. A seguire vi saranno la relazione di Roberto Fantoni (Val Sesia): “Dolcino in Valsesia: l'ultima speranza prima del triste epilogo”, e la presentazione di due nuovi romanzi a opera di Pierluigi Milani (Brescia) con “L’eresiarca Dolcino, Margherita e il valcamonico Menech” e Livio Gambarini (Milano) “La ribelle di Dio: Margherita e Dolcino nelle cronache dei Visconti”. A quel punto vi sarà la poesia di Giovanna De Vigili Sartori (Trento) dedicata a Fra Dolcino e raccolta ne “Il cantare di Dolcino”. Chiuderà la mattinata Ilaria Pedrini (Tione) del Centro Studi Judicaria con una lettura al presente della vicenda sentimentale tra Margherita e Dolcino. Nel pomeriggio, alle ore 14, vi saranno gli interventi di tre relatori già presenti nel convegno del 2007, come Federica Fanizza, che effettuerà un’acuta analisi dal titolo “Il profilo degli inquisitori”, e di Graziano Riccadonna (Riva) del Centro Studi Judicaria con la relazione sull’importante lavoro di traduzione dei processi del 1333 effettuata dal compianto Guido Santorum dal titolo “Penitenziagite! La passione di Guido Santorum”. Chiuderà la giornata un ricordo di Marco Zulberti della collaborazione di Franco Bianchini con il Gruppo Culturale “Quatar Sorele” di Cimego, iniziata nel 1995, quando curò il saggio “Dante, Dolcino e la Judicaria”, il diario di guerra di Silvio Luchini, la causa di nobiltà della famiglia Zulberti e il diario di Don Bertolasi tenuto prima e durante la Prima Guerra mondiale. «Se oggi la nostra comunità ha una storia importante, che colloca il nostro paese al centro delle attenzioni nazionali e internazionali – dicono i soci del Gruppo Culturale “Quatar Sorele”, un grande merito va alla sua azione storica. Alla fine della giornata vi sarà una visita ai luoghi dolciniani nel Borgo di Quartinago e sul rio Caino, dove si trova la fucina di Fabbro Alberto». Per il successo dell’iniziativa va dato un ringraziamento al sindaco Renato Sartori del Comune di Borgo Chiese, all’assessore alla cultura Eleonora Poletti, al Presidente del BIM Claudio Cortella, a Francesca Gerosa, Assessore Provinciale alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, e a Giuliano Beltrami, Presidente del Centro Studi Judicaria, che da sempre collabora su queste tematiche con il Gruppo Culturale “Quatar Sorele” di Cimego, che ricordiamo è giunto al suo quarantasettesimo anno di attività.

La pergamena Dolciniana di Bagolino del 1327

Hai già un account?

Scegli un abbonamento per continuare a leggere:

Leggi anche...

La pergamena Dolciniana di Bagolino del 1327

Dalla resa di Nozza alla Liberazione

Gestione cercasi per locale al Gaver

Storo, aggrediti due uomini

L’Italia verso l’ora legale permanente

Occhi aperti: un incontro online contro le frodi digitali