Martedì, 2 dicembre 2025


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martedì, 2 dicembre 2025 Aggiornato alle 06:44Lettere

Viaggi e miraggi

di Lettera firmata

Egregio direttore, un tempo si chiamavano semplicemente “gite scolastiche”, oggi “viaggi d’istruzione”...

 

 

...Nomi diversi per indicare esperienze importanti, momenti di crescita e di condivisione che rimangono nella memoria dei ragazzi. Tuttavia, negli ultimi anni, i costi di queste iniziative stanno diventando sempre più proibitivi.

 

Si moltiplicano le proposte di soggiorni di 3 o 4 notti, anche  all’estero, con quote che raggiungono facilmente i 450-500 euro. 

Una cifra pesante per molte famiglie, che infatti chiedono – attraverso i figli – la possibilità di dilazionare il pagamento o di ricevere un sostegno economico dalla scuola.
 

Mi domando se gli insegnanti accompagnatori, che non devono sostenere alcuna spesa, si rendano davvero conto dell’impatto economico delle loro scelte. 

E se una sola famiglia trova il coraggio di chiedere una rateizzazione, quante altre preferiscono tacere per non esporsi, pur affrontando grandi difficoltà?

 

Le gite scolastiche devono rimanere esperienze inclusive, accessibili a tutti. 

Non servono mete “blasonate” per creare un ricordo indimenticabile: il nostro Paese offre città splendide, raggiungibili in poche ore e ricche di cultura. 

Ciò che conta davvero per i ragazzi è stare insieme, non la distanza percorsa o il prestigio della destinazione.

 

Confido che scuole e docenti possano riflettere su questi aspetti, affinché nessuno sia costretto a rinunciare a un’opportunità formativa per ragioni economiche.

 

Cordiali saluti

Lettera firmata

 


 

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