Buon cacciatore o buon bracconiere?
di Ubaldo Vallini

La benedizione della statua della Madonna del Buon Bracconiere sembrava dovesse essere rinviata, invece avverrŕ come da programma questa domenica. Un'iniziativa che solleva non poche perplessitŕ.

Appuntamento per domenica 30 settembre con la manifestazione che prevede la benedizione da parte di don Gabriele Banderini, parroco di Collio e di Degagna, della Madonna posizionata dal gruppo Amici della Caccia presso il roccolo da Girolamo sul Monte Manos, in territorio di Capovalle.
La cerimonia inizierĂ  alle 12 e precederĂ  un rinfresco aperto a tutta la popolazione che vorrĂ  intervenire.
 
La decisione di intitolare al “Buon Bracconiere” la statuetta donata da Francesco Don e realizzata da un artigiano di Manerba ha però suscitato non poche perplessità, anche nel mondo venatorio.
Gli organizzatori, infatti, per il tramite di un comunicato stampa, hanno fatto sapere che l’intitolazione al “Buon Bracconiere” sottolinea provocatoriamente come la fugura del cacciatore e quella del bracconiere vengano troppo spesso accomunate, quasi fossero la stessa cosa, mentre “la caccia può avere un ruolo nella gestione della fauna selvatica, ad esempio per mantenere la popolazione di una certa specie all'interno delle capacità di sostentamento dell'ambiente ecologico”.
 
Tutto vero, noi aggiungiamo anche che se non ci fossero i cacciatori alcune aree montane della nostra provincia sarebbero pressochè abbandonate a sé stesse.
 
Con queste premesse, però, l’intitolazione sarebbe dovuta andare al “Buon Cacciatore” piuttosto che al Buon Bracconiere. Proprio per evitare di confondere la regolare attività venatoria col bracconaggio.
Peggio ancora se si considera che il roccolo nei pressi del quale verrà posizionata la Madonna è stato recentemente posto sotto sequestro su richiesta della Lipu, proprio perché ritenuto sede di attività di bracconaggio (ad ogni modo i proprietari ci hanno fatto sapere che i sigilli non ci sono più) .
 
C’è anche chi si spinge più in là, fino a considere la benedizione in quel luogo di quella statua come una sorta di approvazione da parte dell’istituzione religiosa nei confronti di un’attività illegale come quella della caccia di frodo.
Noi non abbiamo certo voce in capitolo, ci limitiamo a segnalare quanto accade.

 

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