Amianto, allarme rosso
I tetti della ex Co.Me.Tra. sono ormai pieni di rotture e si trovano a pochi metri dalla scuola e dalle case. Una quesione sollevata dai cittadini che ancora non ha trovato risposta

Non si tratta di certo dell’unico sito industriale dismesso che minaccia ambiente e salute delle persone, ma lo stabilimento di cui parliamo, abbandonato da un paio d’anni, rientra certamente nella categoria delle «bombe ecologiche», dato che si trova a ridosso di abitazioni e della scuola elementare di Villanuova. A preoccupare i cittadini è l’area dismessa ex «Co.Me.Tra.», di proprietà della società «Serratub», una spa che fa parte dell’Aba group.
 
Il sito produttivo in questione si trova in via Dossello e ha una storia significativa. Già in passato, infatti, erano state segnalate situazioni di rischio quando la ditta Co.Me.Tra. svolgeva qui alcune lavorazioni galvaniche.
I trattamenti col cianuro erano però stati abbandonati dalla subentrante Serratub che, prima di chiudere lo stabilimento, si dedicava, in particolare, a trattamenti di cementificazione e di tempra.
 
Ora, dicevamo, la struttura è abbandonata; e l’incuria e la mancanza di manutenzione si evidenziano soprattutto nelle pessime e quindi pericolosissime condizioni delle coperture in cemento-amianto. In aggiunta, poi, l’area di cui parliamo, senza alcuna sorveglianza, è diventata anche una sorta di discarica.
Da qui l’allarme lanciato già il 9 aprile scorso da alcuni cittadini villanovesi (32 le firme in calce a un esposto) che hanno interpellato il sindaco Ermanno Comincioli e l’Arpa, attraverso il distaccamento di Salò è la sede centrale di Brescia.
Nell’esposto si evidenzia «...la presenza di buchi nelle coperture costituite da cemento-amianto in diverse zone del fabbricato, favoriti sia dalle condizioni meteorologiche, sia dalla manutenzione nulla. La vetustà - più di 40 anni - delle coperture aggrava il problema».
Vengono inoltre sottolineate «le disastrose condizioni igienico sanitarie in cui versa l’area a causa dell’abbandono di ogni genere di rifiuto possibile».
 
Ora i cittadini rilanciano l’allarme: «Sono passati i mesi, ma nessun intervento di bonifica o di messa in sicurezza è stato realizzato».
Nel frattempo, però, l’Arpa ha comunicato al sindaco di Villanuova che sono i proprietari delle strutture nelle quali si riscontra la presenza di amianto a doversi accollare l’onere di valutazione dell’«indice di degrado» istituito da una normativa del dicembre 2008, così come è a carico dei proprietari l’eventuale intervento di bonifica.
Secondo l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, insomma, tocca al Comune di Villanuova, vista la segnalazione dei cittadini e l’ipotesi dell’esistenza di situazioni di rischio per la salute e per l’ambiente, richiedere ai proprietari della ex fabbrica la certificazione dell’indice di degrado.
È questo il primo passo per attivare iniziative di messa in sicurezza temporanea e di rimozione degli inquinanti, stabilendo anche i tempi dell’intervento.
 
Tutto o quasi, insomma, è nelle mani dell’amministrazione comunale, riconfermata dalle recenti elezioni e riaffidata al sindaco Ermanno Comincioli.
Ovvio che alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico la preoccupazione dei cittadini cresca, in considerazione della vicinanza dell’ex Co.Me.Tra. all’edificio della scuola elementare. 
 
Cesare Mariani da Bresciaoggi