Binzago e S. Lino: tesori da scoprire
Le due frazioni di Agnosine conservano chiese preziose e suggestive architetture, dal Medioevo in poi. Una proposta per il turismo paesaggistico e artistico.

In questi giorni di vacanza, i turisti a «corto raggio» alla ricerca di bellezze naturalistiche e architettoniche accessibili hanno a disposizione una opportunità interessante: si trova nel territorio di Agnosine, ed è rappresentata da Binzago e San Lino; due tesori nascosti da valorizzare. Le due località si raggiungono da una via stretta e tortuosa che si imbocca sulle Coste di Sant’Eusebio prima di arrivare a Odolo. Nei due centri, che contano insieme un centinaio di abitanti, i segni della storia sono ben visibili: le architetture dell’abitato raccontano di origini medioevali e di sviluppi signorili in epoca rinascimentale e barocca. Il «pezzo» migliore è il santuario di San Lino, una piccola chiesa dalla pianta circolare come il Duomo Vecchio di Brescia, una rarità. L’edificio, rimaneggiato nel tempo, mantiene la particolare struttura in pietra locale e le finestre strombate di origine antica. All’interno è prezioso l’affresco con i santi Gervasio e Protasio, cui la chiesa era dedicata in origine, a metà del Quattrocento.

Poi ci sono il piccolo portico, due ex voto d’epoca e la pala principale incastonata in una soasa lignea dei Boscaì di Levrange.

A Binzago, poi, le viuzze del borgo mostrano archi e volti medievali e del ’500, e anche porticati, loggiati e chiavi di volta portano indietro nel tempo. Alla fine dell’abitato si trova infine la chiesa dell’Annunciata, del 1673, con opere dal XVII al XX secolo e un coro ligneo dei Boscaì.

Le due frazioni agnosinesi sono servite da oltre un secolo da una strada degna di tale nome grazie ad Alberto Magnocavallo, un importante personaggio di città che qui a Binzago aveva la «casa delle vacanze» (oggi è ancora casa Magnocavallo), e che a San Lino aveva fondato una latteria sociale.

Nel 1968, poi, è arrivato anche l’asfalto. E oggi qui funzionano la Pro loco e una «Festa medievale» che all’esordio è stata un successo. E la promozione turistica? «I percorsi da affrontare a piedi, in bicicletta e a cavallo ci sono già - spiega il vicesindaco di Agnosine Paolo Bernardelli, un binzaghese -, il Pgt assegna a quest’area una vocazione turistica, e per il futuro si pensa di far spazio al bed&breakfast».

M.PAS. da Bresciaoggi

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