Emiliano, il re dei segadùr
di val.

Ha avuto luogo a Treviso Bresciano la seconda edizione della Festa del Segadùr, singolare manifestazione che l'occhiello ai campionati europei di categoria.

«Non importa la velocità di esecuzione, meglio curarsi della posizione corretta, di pulire bene la ranza alla fine con un ciuffo d’erba e di molarla poi come si deve».
Franco Testa, demiurgo della «Comunità produttori terra tra i due laghi», organizzatori della manifestazione, non si è certo risparmiato in consigli.
 
Di fronte aveva la ventina di «segadùr» che ieri pomeriggio si sono sfidati sull’«arsen» della cascina dell’azienda Massari Damiano, a Remort di Treviso Bresciano, teatro della seconda «Festa del segadùr».
Del resto l’obiettivo è la partecipazione al campionato europeo e prima di tutto bisogna conoscere le regole, che prevedono anche qualche punticino in più per chi, oltre che pratico nelle movenze, si presenta con una falce d’annata, o con l’abbigliamento della tradizione.
 
I quattro giurati alla fine hanno valorizzato la professionalità di Emiliano Gabusi di Belprato (Pertica Alta), impeccabile la sua segata, migliore nell’ordine a quelle di Sandro Bonomi di Forno d’Ono (Pertica Bassa) e di Claudio Togni di Treviso Bresciano.
Simone Togni di 17 anni è stato il più giovane a cimentarsi nell’arte della falciatura, mentre fra le donne la migliore è stata Celina Bontempi
 
Poi l’arrivo dei Cavalieri del Garda, la gara degli spaventapasseri, quella del trasporto del fieno, le pignatte da rompere, la mungitura delle vacche con conseguente bevuta collettiva di latte ancora caldo.
Insomma, un successone.
 
A centinaia i curiosi hanno raggiunto la località per la disfida dal sapore rurale, quasi sospesa in mezzo alle nubi di panna fra le montagne di Treviso Bresciano e l’Eridio. C’era da rivivere le passioni della tradizione contadina più vera e da gustare le proposte gastronomiche tipiche prodotte dai soci della cooperativa.
 
E dire che la giornata era cominciata sotto la pioggia.
Le nubi invece si sono diradate verso mezzogiorno. Giusto il tempo di consumare il pranzo, di bervi sopra qualche bicchiere di buon vino, ed il terreno di confronto si è fatto nuovamente idoneo. val.
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