Italiani: primi coi cellulari, ultimi col web
di red.

Un rapporto della Commissione Ue evidenzia come gli Italiani siano gli ultimi in Europa nell’utilizzo del web. Bassa la diffusione della banda larga.

Gli italiani sono fuori dal mondo, almeno da quello virtuale: ultimi d’Europa a scaricare film e musica da internet, a vedere i video di YouTube e i filmati in streaming, sono invece i primi al mondo nell’utilizzo di cellulari. A dirlo è l’ultimo rapporto della Commissione Ue sulla diffusione delle tecnologie di comunicazione. Poco familiari con i servizi del web, «solo una minoranza di italiani utilizza internet con regolarità e metà della popolazione non ha mai aperto una pagina web», dice Bruxelles.

Ma il 152,9% possiede e utilizza un cellulare. Cioè ogni italiano non ha un solo telefonino, ma almeno uno e mezzo. Una diffusione ben superiore alla media europea, ferma al 119% del 2008 che pure ha reso l’Europa il primo continente al mondo per utilizzo di telefonini. Dati che fanno dell’Italia il Paese più chiacchierone al mondo (negli Usa la diffusione dei cellulari è all’87% e in Giappone all’84%).

Ma sul versante delle nuove tecnologie della comunicazione, cioè quelle che utilizzano internet come piattaforma (Skype, web tv e tutte le web based applications) gli italiani arrancano. Secondo il rapporto, l’Italia è l’ultimo Paese della Ue quanto a download di film e musica o visione di video on line, e tra gli ultimi (23°) ad usare il web «regolarmente».

Ovvero, mentre il 56% degli europei sono utenti regolari della rete, in Italia lo è solo il 37%. Tra i motivi c’è anche che resta bassa la diffusione della banda larga, soprattutto tra le famiglie. A gennaio 2009, solo il 19% della popolazione disponeva di un collegamento veloce. Quattro punti più in basso della media Ue.

Gli italiani non si avvicinano al web nemmeno per rendersi più facile la vita, utilizzando ad esempio i servizi di eGovernment come richiesta di documenti anagrafici o altre carte che evitano le file al comune. In Europa il 28% della popolazione ha smesso di recarsi negli uffici comunali per richiedere documenti o al ministero per consegnare, ad esempio, la dichiarazione dei redditi. Un’abitudine che in Italia ha contagiato solo il 15% dei cittadini. Che non si fidano nemmeno dell’internet banking: solo il 13% accede al proprio conto on line, mentre in Europa lo fa il 29% dei cittadini. Più lungimiranti le imprese italiane: il 49% ha spostato on line tutto il proprio business, facendo dell’Italia l’ottavo Paese della Ue quanto a snellimento burocratico delle aziende.

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