Case di riposo: una richiesta doppia rispetto ai posti disponibili
di Cesare Fumana

Un’indagine sulle case di riposo della Valle Sabbia evidenzia una richiesta sempre maggiore di posti letto rispetto all’attuale offerta.

La richiesta di posti letto nelle case di riposo della Valle Sabbia è in costante aumento e per soddisfare tutte le richieste bisognerebbe raddoppiare i posti disponibili, attualmente tutti occupati.

È quanto emerge da un’indagine effettuata da Corinna Pavoni, direttore della Rsa Falck di Vobarno, che nel ruolo di membro del tavolo tecnico sugli anziani attivato in sede di Comunità montana dal Piano di Zona, ha compiuto un’indagine su tutte le case di riposo presenti sul territorio della Valle Sabbia.

In valle sono presenti nove Rsa (residenze sanitarie assistenziali) riconosciute dalla regione, di cui otto sono fondazioni private (Bagolino, Vestone, Odolo, Vobarno, Roè Volciano, Villanuova e le due di Gavardo, il ricovero La Memoria e Casa Baldo), e una sola è comunale, quella di Sabbio Chiese.

Attualmente i posti letto disponibili sono 638, di cui 539 posti letto Rsa, 44 posti letto Alzheimer (20 a Bagolino e 24 a Vestone), 13 posti sollievo (8 alla Passerini di Vestone, uno alla Soggiorno Sereno di Odolo e 4 a Casa Baldo di Gavardo), 34 posti in mini alloggi protetti, ovvero in case albergo (10 a Vestone, 10 a Sabbio Chiese, 14 a Vobarno) e 8 posti letto hospice, ultimo servizio introdotto di recente alla Passerini di Vestone.

Un’offerta ampia ma comunque ancora insufficiente per coprire tutte le richieste. Va anche evidenziato che le diverse Rsa spesso forniscono anche servizi per gli anziani esterni alle residenze (servizi semiresidenziali), rivolti anche a quelli dei paesi del circondario (servizi territoriali): man mano ci si allontana da Gavardo, dove La Memoria fornisce solo il servizio di casa di riposo, vista la presenza dell’ospedale, i servizi assistenziali aumentano: centri diurni, assistenza domiciliare, centri fisioterapici con tariffe agevolate, fornitura pasti a domicilio, servizio prelievi. La fondazione Passerini di Nozza di Vestone è quella che offre la più vasta gamma di servizi, con addirittura un nido aziendale e collaborazioni con le università di Padova e di Brescia per tirocini.

Come detto, i posti letto totali sono 638, tutti occupati, e le richieste in lista d’attesa a luglio erano 683. Bisognerebbe più che raddoppiare i posti disponibili per poterle soddisfare tutte.

«Ma il dato delle richieste è superiore alle domande delle singole persone – precisa Pavoni -, perché un anziano può presentare domanda a più Rsa. Per questo abbiamo creato un sito internet (www.rsacentrovalle.it) che permette di presentare una sola domanda e poi farla pervenire anche ad altre Rsa». Attualmente a questo sistema afferiscono sole le case di riposo di Vobarno, Sabbio Chiese e Odolo, ma l’intenzione è quello di allargarlo a tutte le realtà di valle per rendere unica la lista d’attesa.

Per quanto riguarda le tariffe la media si attesta attorno ai 40 euro giornalieri, con differenziazioni anche rilevanti fra struttura e struttura: le tariffe minime si registrano a Bagolino (da una minima di 32,22 euro a una massima di 39,30); quelle più alte a Villanuova (minima 66,37 euro, massima 76,92 euro).

Ma la ricerca di Corinna Pavoni evidenzia, su dati Istat, anche un progressivo invecchiamento della popolazione per i prossimi vent’anni.
«Le liste d’attesa e la vita quotidiana in Rsa – afferma la direttrice della Rsa Falck di Vobarno – ci fanno affermare che siamo di fronte a un’emergenza già in atto, che si traduce in una impossibilità a rispondere al bisogno attuale. Se la popolazione anziana rimane invariata per alcuni anni per poi aumentare considerevolmente tra circa 20 anni, noi che cosa stiamo programmando?» si chiede la Pavoni. Per questo alcune case di riposo hanno avviato progetti di ampliamento, come quella di Odolo e quella di Vobarno; ma anche quella di Sabbio sarà interessata a una ristrutturazione.

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