le chiedo di ospitare la mia lettera per segnalare che chi, come me, è residente nel centro storico di Gavardo e zone limitrofe, la mattina di martedì 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, si è ritrovato con la… presa di piazza Zanardelli.

Senza alcuna comunicazione preliminare da parte dell’amministrazione comunale (tanto più che io sono consigliere comunale), senza un minimo di confronto, senza alcun incontro pubblico per avvisare i cittadini e presentare la nuova viabilità, una piccola grande rivoluzione: un nuovo senso unico, la creazione di nuovi parcheggi, l’eliminazione di fioriere e di fatto di un tratto di pista ciclabile segnata sulle carte della provincia e al momento misteriosamente scomparsa. Il centro storico e gli spazi annessi sono di tutti i residenti e non sono di esclusiva proprietà di alcune persone e di alcuni commercianti…Tra l’altro non è assolutamente detto che più automobili equivalga a più clienti o più affari…

 

Tutti hanno il diritto di portare avanti le loro proposte o quanto meno di essere informati su decisioni prese da chi è giustamente deputato a prenderle.

Giovanni Da Lezze nel suo Catastico bresciano scriveva nel 1609-1610: "...una bella piazza grande con sottoportici d'intorno, che si puono star al coperto gran quantità di persone di circonferenza di doi miglia con quattro porte...".

La piazza in questione è proprio piazza Zanardelli, l’antico mercatum comunis da questi giorni dunque praticamente una piazza-parcheggio. Una piazza che potrebbe essere trasformata in un vero e proprio salotto.

 

Già ma a Gavardo si rivitalizza il centro trasformandolo in un deposito di auto. Che tristezza! Senza neanche un avviso, un confronto con i cittadini interessati. Davvero complimenti a questa Gavardo che cambia.

La ringrazio per l’ospitalità.

Cordialmente.

 

Maria Paola Pasini

(Gavardo al centro)