Guardiafuochi all'opera anche sull'Eridio
di Ubaldo Vallini

Gestione delle emergenze che riguardano il fuoco, ma anche l'acqua per il sodalizio che da alcune settimane ha predisposto una grande base operativa a Sabbio Chiese

Il termine “Guardiafuochi” li accomuna agli incendi, ma è soprattutto l’acqua il loro elemento.
In origine, infatti, erano gli addetti ai fuochi che sulle navi permettevano di vedere e di essere visti. Fiamme che dovevano essere sufficientemente vivaci e allo stesso tempo controllate a vista perché non aggredissero i legni che permettevano alla nave o alla barca di galleggiare.
Per questo, da quando si sono costituiti anche come Onlus ed hanno aperto la loro grande sede a Sabbio Chiese, collaborano attivamente con la Guardia Costiera occupandosi anche del lago d’Idro.
 
L’ultimo intervento nei giorni scorsi quando, lungo il tratto di costa che va dalla Rocca d’Anfo a Ponte Caffaro, hanno individuato la punta di una barca.
Era lì probabilmente da tempo, semiaffondata e con la chiglia squarciata. I “nostri”, che fra i loro compiti si sono assunti anche quello della pulizia del lago, l’hanno rimorchiata e tirata in secca, messa a disposizione dei carabinieri di Bagolino per recupero definitivo.
“Come quella ce ne sono tante – ci ha detto Beppe Caroli, il comandante del sodalizio. Bisognerebbe fare una bella operazione di recupero per rendere ancora più bello il lago”.
 
La nuova sede di Sabbio dei Guardiafuochi valsabbini è stata inaugurata poche settimane fa ed il sodalizio ora è pronto ad accogliere nuovo personale specializzato e volontari, da preparare e da impegnare, per dare sostanza ad impegni quali la formazione di squadre antincendio a norma 626, la gestione e manutenzione per conto delle aziende di impianti antincendio, la predisposizione di squadre di salvataggio per manifestazioni motoristiche, corsi 626, azioni di appoggio ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine.
 
Sul lago d’Idro i Guardiafuochi hanno messo in acqua due delle loro unità nautiche, entrambe gommoni lunghi 5 metri e 30: uno attrezzato per il servizio di Guardia costiera ausiliaria, l’altro per l’antincendio.
Per un servizio che potrà tornare utile quando la Provincia darà seguito ai suoi propositi dei navigazione pubblica dell’Eridio.   

 

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