Una festa gioiosa a Pompegnino
di Cesare Fumana

Alla presenza di mons. Sanguineti, di autorità e di tanti vobarnesi, è stata riaperta al culto la chiesa Pompegnino, simbolo del terremoto del 2004.

È stata davvero una festa carica di gioia quella che si è tenuta ieri a Pompegnino, piccola frazione del comune di Vobarno, per l’inaugurazione dei restauri della chiesa parrocchiale dedicata a San Benedetto da Norcia. Una festa a cui ha preso parte l’intera comunità vobarnese. E non poteva essere altrimenti, visto che con la riapertura al culto della piccola chiesa, assurta a simbolo del terremoto del 2004 in Valsabbia, si conclude definitivamente la lunga fase post sisma, a quasi cinque anni dal tragico evento.

E tutto si è svolto secondo un “cerimoniale†da grande festa, con tutta la frazione addobbata, la banda di Vobarno che ha aperto il corteo dal centro parrocchiale alla chiesa, suggellata dalla presenza del vescovo emerito di Brescia, mons. Giulio Sanguineti, che ha presieduto la solenne funzione. Con lui hanno concelebrato il parroco don Giuseppe Savio, don Lionello, il curato don Andrea, e don Roberto Guardini, sacerdote originario di Pompegnino. Giunti sul sagrato, la benedizione del vescovo e il taglio del nastro da parte di un ragazzo e una ragazza di Pompegnino hanno preceduto la celebrazione eucaristica. Il parroco, all’inizio della messa, ha ringraziato mons. Sanguineti per aver accolto l’invito, ricordando la sua presenza nella messa di mezzanotte del Natale 2004. Il vescovo ha aperto l’omelia con le parole pronunciate dal sindaco dell’Aquila subito dopo la grave scossa che ha quasi raso al suolo la città: “Adesso dobbiamo soltanto ricostruire ciò che abbiamo tragicamente persoâ€. «È quello che è accaduto qui a Pompegnino – ha sottolineato mons. Sanguineti – grazie all’atteggiamento costruttivo del parroco e l’attenzione delle autorità: hanno avuto a cuore “il cuore†della comunità. Ringraziamo il Signore per averci risparmiato vittime».

Al termine della messa, seguita da molte persone su un maxischermo all’esterno della piccola chiesa, non capace di contenerle tutte, sul sagrato si sono tenuti i saluti e gli interventi delle autorità. Il parroco, dopo i sentiti ringraziamenti a tutti quanti hanno contribuito a portare a termine i lavori di restauro, ha letto un messaggio fattogli pervenire dal presidente della Regione Roberto Formigoni, impossibilitato ad essere presente; poi ha passato la parola all’assessore regionale Mario Scotti, il quale ha sottolineato come questa festa non sia solo della comunità di Pompegnino, ma di tutta la comunità bresciana. Ha poi ringraziato i funzionari della Regione, Lauro e Giacomelli, presenti alla cerimonia, per il loro impegno nella ricostruzione. Il dott. Lauro ha portato i saluti dell’assessore Massimo Buscemi, commissario delegato al terremoto del Garda e della Valle Sabbia, esprimendo soddisfazione per la proficua collaborazione fra istituzioni e cittadini durante la ricostruzione.

Anche il sindaco di Vobarno, Carlo Panzera, ha voluto ringraziare mons. Sanguineti per la sua presenza, ricordando la sua visita sui luoghi del disastro pochi giorni dopo il sisma, la sua costante vicinanza e il suo invito a ricostruire prima le case e poi le chiese. Ha poi evidenziato come la fase post sisma abbia cementato «un senso di appartenenza alla comunità: un sentimento – ha precisato il primo cittadino – che deve proseguire nel futuro».

Infine, l’intervento conclusivo di Catia Turrini, da poco vicesindaco vobarnese, nelle sue molteplici vesti di rappresentante del consiglio pastorale, del consiglio affari economici della parrocchia e di presidente del comitato di frazione, in prima linea nelle fasi post terremoto. Ha voluto esternare la gioia sua e di tutti gli abitanti della frazione per i restauri terminati. Anche da parte su i ringraziamenti a tutti gli intervenuti e a tutti coloro che si sono adoperati nella preparazione della festa, senza dimenticare quanti hanno fatto donazioni per rendere più bella la chiesa. Ha voluto rivolgere un pensiero anche ai parrocchiani che nel frattempo non ci sono più, in particolare il capogruppo degli alpini di Pompegnino, Walter Tonelli, e Giovanni e Jole. La giornata di festa è proseguita poi con un ricevimento presso il centro parrocchiale e in serata con un concerto del gruppo “Diapasonâ€.

0706Pompegnino_inaugurazione1.jpg 0706Pompegnino_inaugurazione1.jpg 0706Pompegnino_inaugurazione1.jpg 0706Pompegnino_inaugurazione1.jpg