La Scar in vetrina
Un evento per la cooperativa sociale San Giuseppe. Dal Centro di formazione professionale un riconoscimento per 15 «studenti d’oro».

A Roè Volciano opera una struttura cooperativistica che vanta un record: si chiama San Giuseppe, ed è stata la prima cooperativa sociale nata in Italia, ben 46 anni fa. E nei giorni scorsi ha dato vita a un evento speciale, consegnando le borse di studio agli studenti migliori della propria scuola professionale.

«La San Giuseppe - ha ricordato il presidente Isidoro Marchiori, in sella dal 2000 dopo quasi 30 anni da vice, durante la cerimonia di assegnazione - fu costituita nel 1963 da un gruppo di persone per dare veste giuridica alle tante attività sociali da loro avviate già negli anni ’50». E oggi gestisce il Centro di formazione professionale «Scar» (che prepara ragazzi e ragazze che vogliono imparare un mestiere) e, a Salò, la scuola elementare delle suore Ancelle della carità e una materna. «In tutto - spiega il direttore Gualtiero Comini - ci occupiamo di 420 studenti: 270 nella Scar di Roè che, divisi in 4 corsi, studiano da operatore alle macchine utensili, da meccanico automobilistico, da acconciatore e da estetista, e 150 a Salò tra scuola primaria e dell’infanzia».

Alcuni studenti, dicevamo, sono appena stati premiati per il profitto, e quattro di loro hanno ricevuto le borse di studio offerte dalla «Omsi», l’azienda meccanica più significativa di Roè Volciano legata alla Scar sia per i tanti ex allievi assunti, sia per gli stage in fabbrica: sono state consegnate ad Abdou Zouba, Emanuele Pavoni, Elisa Pelizzari ed Elvira Mori.

Poi è toccato ai premi della San Giuseppe, consegnati a Bismark Baah, Francesca Pesce, Anastasiya Videnska, Edoardo Riva e Giada Pavanati, e al «premio di comportamento» ricevuto da Alì Ihtsham Afzal, Alessia Pinelli, Ylenia Mazzoli, Elena Righetti, Giulia Bommartini e Sabrina Cucchi.

Alla cerimonia di assegnazione, oltre a studenti, genitori e corpo insegnante erano presenti anche il neosindaco Emanuele Ronchi, il quale ha garantito che manterrà sempre viva la collaborazione tra Comune e cooperativa, e Giovanni (Nino) Sorcina, l’89enne capostipite della Omsi, nata nel 1959.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

0629roeScar.jpg