A Casto la minoranza si dimette
Sorprendente la presa di posizione della minoranza che al primo Consiglio comunale dŕ forfait

I quattro eletti, ovvero Ignazio Bonusi (candidato sindaco), Massimo Bondoni, Jimmy Muzio e Oscar Prandini si sono giĂ  dimessi, e sembra che anche gli altri otto candidati non eletti se saranno chiamati in causa per la surroga faranno altrettanto. I motivi?
«La nostra è una protesta - scrivono i dimissionari annunciando una lettera aperta ai castensi con la quale spiegheranno in modo circostanziato i motivi della mossa -. Consigliere è colui che consiglia. Ma nei cinque anni appena trascorsi (con lo stesso sindaco in carica, Simona Freddi, e i medesimi due gruppi di maggioranza e minoranza) non siamo mai stati ascoltati una volta. E allora perchè consigliare chi finora non ha mai voluto ascoltare? Preferiamo rimanere fuori, e fare opposizione senza fare la minoranza».
E adesso si aspetta di sapere come si comporteranno Davide Pasini, Federica Freddi, Alessandro Freddi e Ferruccio Mutti, i quattro potenziali sostituti.
Nonostante l’incidente, la seduta d’esordio ha visto la convalida degli eletti, il giuramento della sindaca confermata Simona Freddi e la presentazione della nuova giunta. Che è composta dal vicesindaco Luca Bonomi (pure assessore a Cultura, Istruzione, Biblioteca e Politiche giovanili); da Ermanno Brescianini, responsabile di Edilizia privata, Attività produttive, Commercio e Agricoltura; da Francesco Franzoni, con delega a Lavori pubblici, Urbanistica e Gestione del patrimonio; e Diego Prandini, che si occuperà di Servizi sociali, Sport, Tempo libero e Turismo.
Infine, dopo la nomina di Fulvio Freddi come capogruppo di maggioranza, sono state assegnate altre due deleghe ad altrettanti consiglieri: Tullio Freddi seguirà Ambiente ed ecologia e Romeo Piccinelli i Rapporti con le associazioni, mentre il sindaco ha tenuto per sé Bilancio e Personale.
«Mi rammarica la mancata presenza della minoranza - ha sottolineato Simona Freddi -. Sono rammaricata perchè di una elezione democratica va accettato qualsiasi risultato, e perchè anche stando in minoranza si può fare un buon lavoro».
 
M.PAS. da Bresciaoggi
 
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