Primo discorso a Sopraponte
di Nerino Mora

Emanuele Vezzola, neo sindaco a Gavardo, giovedě scorso ha pronunciato il suo primo discorso fra i sostenitori che l'hanno accolto a Sopraponte.

Invitato per festeggiare la sua elezione Emanuele Vezzola era ovviamente accompagnato dai più votati: Josè Mora e Alessandro Savadori, entrambi rappresentanti di Sopraponte. Uno dei due avrà il ruolo dell’assessore.
 
Il primo discorso è stato molto amichevole e semplice. Oltre tutto il Sindaco non ha ancora esperienza in discorsi, ma per questo è stato applaudito con calore dalla comunità presente alla sede delle Acli luogo dove si riuniscono “chei de suèrpont”.
Tutti hanno ringraziano con i buoni propositi e la promessa di rimboccasi le maniche sia per Gavardo sia per le frazioni, con l’impegno di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
 
Alla finestra sventolava la bandiera storica del vecchio comune di Sopraponte assorbito da Gavardo negli anni '50, mai visti cosi legati i Soprapontini, se non come ora in un  unico obiettivo: mantenere e migliorare la frazione di Gavardo.
 
Detto dal sindaco, il suo primo pensiero messo piede in ufficio con quel ruolo è andato alla ristrutturazione del teatro, ora in stato di degrado, dove si è formato lo storico gruppo “teatro bambino”, ora ritornato in attività con la sua prima rappresentazione la “pallottola d’oro” che narra della storia del guercio Marinel, famoso malfattore. 
 
Questa voglia di fare non si vedeva dal Dopoguerra, che sia periodo di ripresa economica?  Fu così dagli anni sessanta in poi. Iniziò cosi: rimboccandosi le maniche tutti, una gran voglia di fare e di risorgere, ottimismo.
 
Per il risorgere serve il benestare dell’amministrazione, parte di altissimo livello. In particolare con le concessioni e l’assistenza economica e tecnica.
L’impegno è dei Soprapontini a non lasciare solo il loro sindaco e i suoi collaboratori, lavorando fianco a fianco con loro.
Il Sindaco ha ringraziato molte persone e qui non elenco i nomi perché tanti.
 
Stappata la bottiglia il brindisi con il nuovo Sindaco ospite, tavole imbandite con ogni ben di Dio, bocche in movimento nella degustazione degli innumerevoli stuzzichini, per una sera l’aria era più distesa. Da domani le maniche saranno rimboccate per tutti, anni di lavoro aspettano “chei de Suèrpont”, ma il lavoro e l’impegno a Sopraponte non fanno paura.
E’ dimostrato che unendosi si vince, una sola voce è più alta delle altre, tanta forza muoverà un meccanismo bloccato da decenni.

 

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