Comuni uniti per avere sconti sul gas
Ben 23 amministrazioni valligiane unite con altre dieci di aree diverse della provincia fanno cartello per ottenere tariffe migliori.

Il mercato è tiranno con i «piccoli»? La risposta è nell’aggregazione. Come quella realizzata tra 23 comuni della Valsabbia e da altri 10 fuori comprensorio che hanno deciso di fare sistema nell’affidamento del servizio di distribuzione del metano nei rispettivi territori. Dall’alleanza di cui parliamo sono rimasti fuori i valsabbini Villanuova e Gavardo, mentre sono entrati Bedizzole, Botticino, Calvagese della Riviera, Castenedolo, Mazzano, Muscoline, Nuvolento, Nuvolera Rezzato e Prevalle. A tirare le fila del sistema sarà la Comunità montana: l’ente dal quale è nata l’iniziativa.

«La coesione fra comuni che rappresentano 135mila cittadini-utenti - ha ricordato ieri il presidente comunitario Ermano Pasini in occasione della firma dell’alleanza - si trasforma in un maggiore potere contrattuale: con questi numeri potremo bandire una gara per la distribuzione del metano per un valore di oltre 50 milioni di euro, e avremo sicuramente proposte interessanti che andranno a vantaggio degli enti locali». Venerdì, nella sede della Comunità montana a Nozza di Vestone, mentre i sindaci firmavano la convenzione, tutti sottolineavano i vantaggi dell’unione; soprattutto per i piccoli municipi. L’anno prossimo scadranno le convenzioni in essere per il gas, e la nuova gestione associata garantirà risparmi anche nell’espletamento delle procedure di affidamento. Insomma: anche se almeno per ora non si prevedono ribassi delle tariffe applicate ai cittadini, almeno le amministrazioni otterranno dei risparmi che sarà poi possibile reinvestire nel campo dei servizi. Per vigilare sulle procedure sarà costituito un comitato tecnico, e la Comunità montana, ente capofila, sarà coadiuvata da «Secoval», la società di servizi di riferimento.

Mila Rovatti da Bresciaoggi