Continuità a confronto a Vestone
di Ubaldo Vallini

Vestone Attiva candida Giovanni Zambelli a rappresentare la continuit al posto di Emanuele Corli che abbandona dopo il primo mandato. A contrastarlo, con Un vento nuovo, torna Luigi Bianchi.

Due le liste presentate a Vestone per le Comunali dove Luigi Bianchi, sindaco per 17 anni fino al 2004, si ripresenta con la civica “Un vento nuovo”, a capo di una squadra completamente rinnovata nel tentativo di scardinare il fronte dell’attuale maggioranza di “Vestone Attiva”, espressione del Centrodestra e della Lega Nord.
Quest’ultima perde per strada il sindaco uscente Emanuele Corli, che ha deciso di non proseguire dopo una sola tornata amministrativa: “E’ stata la sua una decisione maturata in famiglia – ci dice Giovanni Zambelli, attuale assessore ai Lavori pubblici, che si propone per succedergli –. Ne approfitto per ringraziarlo di quanto ha saputo fare in questi cinque anni: un buon lavoro che gli attuali assessori e consiglieri, tutti riconfermati in lista, intendono portare avanti”.

Un cambio al vertice all’insegna della continuità, insomma, quello che interessa la compagine di “Vestone Attiva”, con l’aggiunta solo di quattro nuove leve.
Da che parte si ricomincia?
“Dal Piano di Governo del territorio, la cui approvazione abbiamo fatto slittare a settembre, per un discorso di correttezza nei confronti della compagine amministrativa che uscirà vincitrice dalle urne. Ovvio, speriamo sia la nostra – ci risponde Giovanni Zambelli, 57 anni, amministratore di società -. Nel frattempo non mancano tante cose da portare a termine”.
Il riferimento è nei piani programmatici, che fra l’altro prevedono la realizzazione di un ponticello sul Chiese a Nozza che offrirà un comodo accesso ad un “percorso vita”, i lavori nei due cimiteri di Nozza e Vestone, la “rotonda” al pericoloso bivio della Capparola, già appaltata dalla Provincia.
“La nostra intenzione è quella di mettere al centro dell’azione amministrativa il sostegno alla famiglia, con misure capaci di limitare i disagi e di valorizzare le capacità soprattutto dei giovani – aggiunge Zambelli -, senza dimenticare che la vivibilità del paese passa anche attraverso adeguate scelte di politica urbanistica, dall’efficienza dei marciapiedi al recupero dei centri storici, fino alla realizzazione di parcheggi ad uso pubblico”.

A Luigi Bruno Bianchi, insegnante di tedesco 60enne, sindaco già per 17 anni, chiediamo di spiegarci il significato del nome dato alla lista: “Un vento nuovo”.
“Il vento nuovo sono i sedici candidati consiglieri in lista, tutte facce nuove, in particolare i sette ragazzi al di sotto dei 30anni che sono il vero motore di ogni iniziativa – ci ha risposto -. Dopo aver amministrato per tanti anni, noi “storici” avevamo deciso di farci da parte. Per alcuni mesi loro hanno lavorato di lena e ad aprile mi hanno chiesto di accompagnarli nell’avventura: in questo ruolo di demiurgo mi trovo bene e sono convinto che la freschezza e la dinamicità dei ragazzi, unita alla concretezza degli altri componenti alcuni dei quali espressione del vasto mondo dell’associazionismo vestonese, possano portare al paese una ventata di novità”.
C’è, ovviamente, l’elenco delle cose da fare, ma Bianchi ne fa soprattutto una questione di strategia e di metodo: “Le risorse ormai sono quelle che sono ed il rallentamento delle attività produttive vestonesi si sta facendo soffocante, rischiamo di diventare un paese-dormitorio. Ci sono una comunità da ricreare, associazioni da valorizzare, cominciando con il coinvolgimento nelle scelte e l’informazione puntuale di ciò che avviene”.


Un’ultima domanda per i due candidati sindaco: perché i vestoesi dovrebbero votarla?
“Perché la mia è passione politica al servizio dei cittadini, per l’efficienza e la competenza dimostrate in cinque anni, perché abbiamo cambiato il volto a Vestone” ci ha detto Zambelli.
“Perché rappresentiamo la trasparenza nelle scelte amministrative e poi perché la carica di idee innovative di cui sono capaci i giovani, che sono il nostro futuro, può dare un contributo decisivo a fare in modo che Vestone non si spenga poco alla volta”.
 
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