La Rocca torna a splendere
Sono ormai agli sgoccioli i lavori di ristrutturazione del Santuario della Madonna della Rocca di Sabbio Chiese, monumento simbolo del paese chiuso al culto ed alla visita da oltre 1.600 giorni, ovvero dal terremoto del 24 novembre 2004.

Sono ormai agli sgoccioli i lavori di ristrutturazione del Santuario della Madonna della Rocca di Sabbio Chiese, monumento simbolo del paese chiuso al culto ed alla visita da oltre 1.600 giorni, ovvero dal terremoto del 24 novembre 2004 che colpì la zona tra il Garda e la Valsabbia.

«I lavori - spiega il sindaco sabbiense Rinaldo Bollani - sono stati affidati ad una ditta di casa, la Pa.Be.Costruzioni srl. Il costo dell’intera operazione è stato di quasi un milione di euro, 700 mila dei quali arrivati da contributi che sono stati concessi dall’Amministrazione regionale. Altri 125 mila ce li ha dovuti mettere il Comune, e la parte che rimane (circa altri 150 mila euro), pur con progetto già pronto, viene per il momento rimandata».

Ma perché restaurare un tempio religioso ricade ora sulle spalle della laicità, visto che è stato il Comune a pagare? «Perché - spiega il primo cittadino sabbiense - il valore sia storico che artistico ed architettonico del Santuario della Madonna della Rocca va ben oltre il puro aspetto religioso. Per questo, dopo quasi 5 anni di chiusura obbligata, ora la Rocca va restituita ai sabbiensi. Una riapertura dei battenti, conseguenza della fine dei lavori, destinata alla prima metà anno del 2009, per una primavera che mostrerà il Santuario col suo nuovo».

Il tetto, che presentava pericolose infiltrazioni d’acqua che avrebbero finito sempre più per danneggiare il prezioso interno della Rocca, è ormai pronto in condizioni di impermeabilità già da inizio dell’anno: «I lavori complessivi - continua Bollani -, per rendere del tutto agibile il tempio sia alla visita che al culto, sono avvenuti prestando tanta attenzione a non compiere alcuna azione invasiva».

La Rocca, che dalla sua posizione domina tutta Sabbio Chiese e, idealmente, l’intera valle, ha un forte significato simbolico per i sabbiensi, che con un certo timore vedono avvicinarsi le prossime feste decennali della Rocca attese nel 2012.
Il Santuario della Madonna della Rocca (conosciuto anche come "Madona dei osèi" o "Beata Vergine del Campanile") risale al IX o X secolo. Pensato come Rocca all’interno di un sistema difensivo che comprendeva anche le Rocche di Vobarno, Nozza e Bernacco per contrastare le invasioni ungariche, nel 1527, finito il tempo delle invasioni, la Rocca si trasformò in un Santuario mariano passando all’odierno aspetto religioso.

«Quello che spero - è il commento conclusivo del parroco sabbiense don Giovanni Lamberti, che prima del terremoto del 2004 non era a Sabbio e mai era salito a vedere il piano superiore della Rocca - è che i fedeli sabbiensi possano presto tornare a riappropriarsi di ciò che per tradizione spetta loro».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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