A Idro corsa a tre
di Ubaldo Vallini

Idro non arriva a duemila abitanti, ma di carne al fuoco anche in chiave valligiana in riva all'Eridio che n’č parecchia. Inevitabile il confronto serrato fra le coalizioni che aspirano a governare questo prezioso territorio.

Le questioni del lago, le scelte urbanistiche, il paesaggio ed il turismo. Idro non arriva a duemila abitanti, ma di carne al fuoco anche in chiave valligiana che n’è parecchia. Inevitabile il confronto serrato fra le coalizioni che aspirano a governare questo prezioso territorio.
Se ne sono presentate tre.

Sindaco uscente, dopo cinque anni difficili che l’hanno vista fra i protagonisti nel cercare risposte alla profonda crisi in cui è finito l’Eridio, alle prese con i noti problemi di livelli e di balneabilità, è Augusta Salvaterra, 61 anni, insegnante in pensione.
Si ripresenta nel segno della continuità, anche se “Insieme per Idro”, la compagine che la sostiene, è profondamente rinnovata: “I nomi nuovi sono sette, in parte sono giovani che hanno voglia di realizzare nuove idee - ci dice -. Sapremo accostarle al meglio a quanto abbiamo saputo fare in cinque anni: l’accordo di programma con la Regione, il potenziamento dei servizi dal Nido alle Superiori, un Pgt che prevede uno sviluppo sostenibile perchè intende favorire quello turistico e allo stesso tempo risparmiare territorio. Esempi? Basta con le seconde case, Idro deve diventare una zona di residenza. Le aree di Castel Antic e le Fornaci devono essere valorizzate con un percorso didattico, proponiamo un museo della pesca, il potenziamento del turismo culturale, corsi universitari al Polivalente”.

Uno dei contendenti è il geometra Giuseppe Nabaffa con “Civica per Idro”: “Riteniamo di aver predisposto un programma in grado di ristabilire un equilibrato rapporto fra i cittadini e l’ente comunale – ci dice -. Fra le priorità, maggior sostegno ed assistenza alle fasce deboli della popolazione, il sostegno alle associazioni e ai gruppi di volontariato, la salvaguardia ambientale del territorio e la tutela del lago, sia per la qualità che per i livelli. Riteniamo sia importante anche razionalizzare la viabilità e curarne al meglio la manutenzione, oltre che incentivare il recupero dei centri storici”.

“L’altra via possibile” è il nome della terza coalizione, ultima solo nel nostro elenco, che propone nel ruolo di primo cittadino Monica Melchiori, maestra 40enne: “Se è vero, come dicono, che il problema dei livelli è risolto ora tocca alla qualità dell’acqua – ci dice -. Anche perché senza la balneabilità del lago c’è poco da sperare per lo sviluppo turistico. Su questa strada la posizione che io ed il mio gruppo abbiamo sempre sostenuto parla da sola. I cittadini di Idro lo sanno. Serve anche un’azione urbanistica e ambientale di salvaguardia, ma serve anche metodo: cominciando con l’instaurare procedure di democrazia partecipata. A questo riguardo abbiamo fatto delle proposte ad hoc, anche e soprattutto perché nelle scelte vengano coinvolti maggiormente i giovani, perché possano avere alternative e perché sono il nostro futuro”.

Perché dovrebbero votare lei?
“Perché ho fatto scelte importanti che ora sono da portare a termine” afferma la Salvaterra.
“Perché siamo preparati e conosciamo bene i problemi, vorremmo dimostralo” dice Nabaffa.
“Perché un’altra via è possibile per davvero, la nostra” è l’opinione della Melchiori.
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