La Cassa rurale GVP in assemblea
di Giancarlo Marchesi

Quella di sabato scorso č stata l’ultima assemblea della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella - BCC operante tra il basso Trentino e la media Valsabbia - presieduta da Renato Beltrami.

Quella di sabato scorso è stata l’ultima assemblea della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella – BCC operante tra il basso Trentino e la media Valsabbia – presieduta da Renato Beltrami. Dopo 41 anni di presidenza, infatti, si è congedato, ma i soci della Cassa lo hanno eletto per acclamazione presidente onorario. Nel 1968 era stato nominato alla guida di un istituto monosportello e oggi lascia una realtà che può contare su 19 filiali e su 18.806 clienti, dei quali oltre il 35% soci della Cassa.

Alla convocazione assembleare hanno risposto 1886 soci, suddivisi tra il Centro polivalente di Darzo e il Palacongressi di Andalo. Introducendo la relazione sociale, la dirigenza ha voluto richiamare l’attenzione sulla cornice esterna nella quale lo scorso anno si è inquadrata l’attività della banca: un anno caratterizzato da una pesante crisi economico-finanziaria, alla quale non è certamente sfuggita la realtà economica della zona di operatività dell’istituto.

La Cassa ha mandato in archivio un 2008 con 698 milioni di euro di raccolta complessiva, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente. I crediti concessi alla clientela sono aumentati del 11,50%, arrivando a quota 616 milioni, la maggioranza dei quali erogati sottoforma di mutuo o di fido di conto. I crediti anomali hanno avuto un’incidenza, rispetto al totale dei crediti, in linea con la media delle BCC nazionali, ma superiore alla media delle Casse rurali trentine. Il margine d’interesse è rimasto positivo, segnando un +3,4%, mentre il margine di intermediazione è arretrato del 3,4%, da 22.499.695 a 21.726.251 euro. La Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella ha chiuso l’esercizio 2008 con un utile di 3.609.035 euro, in rilevante calo rispetto ai 7.582.276 del precedente esercizio che includeva una componente straordinaria di quasi 2 milioni di euro. L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio e il progetto di destinazione degli utili che prevede: 3,300 milioni alle riserve indivisibili, 108.271 euro ai fondi mutualistici per la cooperazione e 200.000 euro ai fini di beneficenza.

Commentando questi dati, il vicedirettore Raffaella Marini sottolinea al nostro giornale che i 7 sportelli operanti nel Bresciano incidono per oltre il 40% tanto sulla raccolta diretta quanto sugli impieghi dell’intero istituto e detengono una quota di mercato che nella zona del Basso Chiese e di Bagolino è del 42,83% e del 12,08 nel resto della Valle Sabbia.

Dopo l’approvazione del bilancio, l’assemblea ha stabilito di incrementare a 125 euro la quota d’ammissione dei nuovi soci e ha fornito parere favorevole al progetto di nuovo governo della banca che, a regime, vedrà: scendere gli amministratori da 16 a 12, con l’inserimento del limite di 5 mandati consecutivi; fissare l’alternanza al vertice della banca tra i componenti del consiglio d’amministrazione espressione delle diverse aree di operatività dell’istituto, introdurre 4 gruppi operativi locali (Gol) che avranno l’obiettivo di avvicinare i soci al vertice della Cassa. In conclusione l’assemblea ha proceduto, dopo un vivace dibattito, all’elezione dei consiglieri d’amministrazione e dei sindaci: tra i soci bresciani sono stati eletti consiglieri: Mauro Ghezzi, Alberto Novelli, Ivano Vaglia, Giuseppe Formenti e, per il collegio dei sindaci, Gianlorenzo Richiedei, Francesco Leali ed Elisabetta Valzelli (sindaco supplente).
0512Cassarurale.jpg