Quando lo sport è soprattutto divertimento
Si pu ancora credere nello sport come puro strumento di svago e divertimento? Venti ragazze di Gavardo, Villanuova e Prevalle, in una sera settembrina come molte altre, decidono di crederci davvero; e di darsi alla pallavolo.

Si può ancora credere nello sport come puro strumento di svago e divertimento?
Venti ragazze di Gavardo, Villanuova e Prevalle, in una sera settembrina come molte altre, decidono di crederci davvero; e di darsi alla pallavolo.
Clara e Sonia contattano le amiche d’infanzia e, attraverso un fitto passaparola, cominciano ad allenarsi nella palestra della scuola elementare di Sopraponte. Il gruppo si dimostra da subito affiatato ed il progetto coinvolgente; meno valido invece dal punto di vista tecnico, tant’è che assume il nome autoironico di “Senza Pretese”.

Fin qui nulla di particolare da segnalare, se non fosse che, più che una squadra di pallavolo, il progetto “Senza Pretese” comincia da subito ad assumere il volto di una vera e propria associazione culturale.
Le ragazze organizzano gite, cene, tornei: la pallavolo sembra più una “scusa” bella e buona che altro!
Ciò non significa che le nostre atlete non facciano seriamente il loro dovere sul campo.

Dopo otto mesi di dura preparazione agli ordini del coach Matteo Dallavilla, le “Senza Pretese” si sono iscritte al campionato UISP: Unione Italiana Sport per Tutti; un torneo difficile in cui affronteranno squadre ben organizzate.
Giovedì scorso la prima sfida a Montichiari! Inutile sottolineare il risultato ottenuto dalle nostre ragazze, uscite dal campo sonoramente sconfitte ma molto contente, con un raggiante sorriso sul viso perché, dopotutto, “abbiamo giocato bene”.

Per questo le Senza Pretese sono un grande esempio di sportività.
Perché alla fine lo sport cos’è, se non un’ottima scusa per stare insieme?

Alberto Zanetti

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