Armi non registrate, sigilli al negozio
Quando di mezzo ci sono le armi, una irregolarità gestionale può avere conseguenze serie. Come quelle che hanno colpito ieri la titolare di un'armeria di Villanuova.

Quando di mezzo ci sono le armi, una irregolarità gestionale può avere conseguenze serie. Come quelle che hanno colpito ieri la titolare di una armeria di Villanuova. Gli agenti della divisione polizia amministrativa della Questura hanno notificato alla donna un provvedimento firmato dal questore Vincenzo Montemagno che ha disposto l’immediata cessazione dell’attività del punto vendita e del laboratorio di riparazione adiacente.

Il motivo? Come recita la nota diffusa dalla polizia a margine dell’intervento, la responsabile della struttura commerciale, una bresciana di 35 anni, è stata denunciata per «violazioni del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in quanto, nell’ultimo anno, ha omesso spesso di registrare e inventariare le armi e le munizioni detenute nell’esercizio».
Così, l’applicazione della prevedibilmente rigida normativa sulle armi ha determinato il «blocco» del lavoro. La polizia ha anche sequestrato quattro fucili presenti nei locali dei quali, al momento dell’intervento degli agenti, non era possibile accertare la provenienza.

Sempre la polizia di Stato spiega che nel maggio dell’anno scorso la titolare dell’attività aveva già subito una breve sospensione della licenza perchè un controllo aveva permesso di accertare alcune irregolarità. E stavolta, proprio la «recidività» ha spinto il questore ha firmare un provvedimento più pesante.

F.MO. da Bresciaoggi

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