Il fotovoltaico parla valsabbino
di Ubaldo Vallini

Che c’entrano i tubi di polietilene con l’energia solare? E’ quanto abbiamo chiesto a Francesco Maggi, amministratore di Eclipse Italia, azienda valsabbina che da gennaio ha cominciato a produrre pannelli fotovoltaici.

Che c’entrano i tubi di polietilene con l’energia solare? E’ quanto abbiamo chiesto a Francesco Maggi, amministratore di Eclipse Italia, ultima costola del torace Unidelta, azienda valsabbina che da gennaio ha cominciato a produrre pannelli fotovoltaici.
Si badi bene: produrre in questo caso vuol dire proprio farli questi pannelli, mica solo commerciarli come fanno molti: in provincia di Brescia ce n’è solo un’altra di aziende che fa altrettanto e anche quella ha mosso i primi passi da poche settimane.
Eclipse è particolare: lo sta facendo qui, in Valle Sabbia.

Un passo indietro

Insieme a Maggi abbiamo incontrato Virna Freddi, dei Freddi originari del Savallese, la famiglia che ha saldamente in mano i destini dell’Unidelta fondata dai genitori. E’ lei ad occuparsi di esportazioni.
Ma torniamo alla domanda, per rispondere alla quale bisogna fare un passo indietro. E’ successo che sotto la spinta del mercato che premia la capacità di proporre in autonomia impianti completi ed integrati, nel corso del 2004 Unidelta ha fondato Climaplast, con sede a Pordenone, decidendo così di passare dalla sola produzione del tubo e dei raccordi ai più completi sistemi di climatizzazione, raffrescamento o riscaldamento che fossero, fino all’utilizzo dell’energia geotermica.

Evoluzione naturale
Unidelta, insomma, nel corso degli anni si è attrezzata per essere in grado di fornire impianti completi di tutti i componenti, progettazione compresa: pompe di calore, centraline, pannelli isolanti... oltre agli immancabili tubi in polietilene, che può essere come da tradizione normale, reticolato o multistrato, e che insieme alla collaudata raccorderia costituiscono “l’ossatura” di ogni realizzazione votata al risparmio energetico.
“Dallo studio e sviluppo dei sistemi per la gestione delle energie rinnovabili, come quella geotermica, all’interesse per i pannelli fotovoltaici, il passaggio è stato breve e ci è venuto naturale” ci hanno detto in azienda.

A Ponte Merlaro

Così a gennaio di quest’anno è arrivata a far parte del gruppo anche Eclipse Italia. Sede legale milanese e stabilimento vestonese, a Ponte Merlaro, dove Unidelta possiede una delle sue unità produttive.
Mille metri quadri di quel capannone sono stati attrezzati per la fabbricazione di pannelli fotovoltaici: temperatura costante, filtri antipolvere e climatizzazione, ambienti asettici, sono solo la base di partenza per la realizzazione di un reparto nel quale si utilizzano avanzatissime tecnologie.

Prodotto certificato
“Ci siamo mossi in anticipo rispetto ai normali standard di produzione e ci ritroviamo oggi con un prodotto già certificato, collocato ai vertici per le sue qualità che sono in particolare il minimo scarto fra la potenza nominale e quella effettiva, la durata, la robustezza. I nostri pannelli sono garantiti contro la grandine fino a 2 centimetri e mezzo. Naturalmente prevediamo forme assicurative per garantire dal rischio di impatti ancora più violenti - ci ha detto Francesco Maggi - Quanto alla rete commerciale stiamo radicando quella italiana dalla quale ci aspettiamo in futuro grandi numeri, abbiamo già sviluppato quella francese e nell’area del Benelux”.

I "numeri"
Eclipse Italia intende produrre nel primo anno tre megawatt di potenza, ovvero 15 mila moduli, sufficienti secondo le stime a dare energia pulita e rinnovabile ad un migliaio di famiglie.
“Numeri” che l’azienda progetta di triplicare entro il 2011.
Tutto ciò che serve a livello di impiantistica per realizzare la “casa passiva” insomma, cioè completamente autonoma dal punto di vista energetico, Unidelta lo può mettere a disposizione.

. Nella foto: l'interno dello stabilimento Eclipse di Ponte Merlaro
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