Scariche elettriche bruciano il bosco
di val.

Operai rompono i cavi dell'Asm che fiondano nel bosco sprigionando scintille e causano un incendio. E' accaduto ieri ad Agnosine a poca distanza dalla frazione San Lino che si č ritrovata con le fiamme fuoro dalle case.

Questa volta non c’è stato dolo a causare l’incendio. E non è neppure il caso del “solito” fuoco di ripulitura, che immancabilmente sfugge al controllo dell’imprudente agricoltore.
Ad incendiare l’arido sottobosco di Agnosine, fra la 237 del Caffaro e la frazione di San Lino, infatti, sono state le scintille scaturite da un paio di cavi che si sono tranciati lungo la linea elettrica dell’Asm, spezzati per errore da alcuni operai che stavano lavorando sui piazzali della ex ferrera di Binzago.

L’allarme è stato dato nel primo pomeriggio e sul posto, coordinate dai funzionari della Comunità montana e dagli uomini del Corpo forestale di Vestone, sono intervenute le squadre dell’antincendio boschivo da Odolo, Agnosine, Casto e Roè Volciano, insieme a Giorgio Bontempi che è sindaco di Agnosine oltre che assessore comunitario alla protezione civile.
Una manciata solo gli ettari di bosco ceduo e di sterpaglie “da scarpata stradale” andati in fumo, tuttavia per un po gli addetti allo spegnimento hanno temuto che le fiamme potessero propagarsi ad alcune abitazioni che si trovavano sottovento e che sono state adeguatamente presidiate dai Vigili del fuoco intervenuti in forze da Lumezzane e da Salò.

Le operazioni di spegnimento prima e di bonifica poi sono a ndate avanti fino all’imbrunire. In mattinata le fiamme hanno interessato invece un’ampia area del monte Covolo fra Roè Volciano e Villanuova.
Questa volta a causa di fuochi di ripulitura portati lontano dal forte vento. L’intervento tempestivo delle Guardie forestali e delle squadre di volontari da Sopraponte e da Roè ha evitato il peggio, cioè che le fiamme potessero propagarsi in una zona impervia dove sarebbe stato difficile arginarle.

Alle 19 di ieri sera ha preso a bruciare anche il monte Ere, fra Odolo e Vallio Terme, iniziando poco sopra l’abitato di Casa d’Odolo, a monte della strada che porta in località Gnere.
Senza soluzione di continuità, quindi, gli incendi in Valle Sabbia, dopo quelli che hanno interessato la zona di Bione nei giorni precedenti. Non resta che attendere la pioggia prevista per oggi e domani: con la siccità che ci ritroviamo in questo momento sembra essere questo l’unico elemento in grado di bloccare del tutto i focolai.
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