Quasimodo raccontato dal figlio Alessandro
di red.

Villanuova ricorda Salvatore Quasimodo nel cinquantesimo dell’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura, attraverso lo spettacolo “Operaio di sogni”, portato in scena questa sera alle 20.45 al Teatro Corallo, dal figlio Alessandro.

Villanuova ricorda Salvatore Quasimodo nel cinquantesimo dell’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura, attraverso lo spettacolo “Operaio di sogni”, portato in scena questo venerdì alle 20.45 al Teatro Corallo, dal figlio Alessandro.

Alessandro Quasimodo parla della vita e della genesi delle opere del padre Salvatore, intercalando la trattazione con proiezioni di fotografie inedite, la lettura di brani scelti significativi e la declamazione di poesie del grande “padre” poeta. Ne scaturisce un panorama artistico dalle molte sfaccettature e il profilo di un rapporto difficile tra padre e figlio, risolto per mezzo dell’ammirazione e della riscoperta del padre attraverso le sue opere.

Ricordi e suggestioni che passano attraverso un legame di sangue e si offrono all'esterno con tutta la loro intensità, oltre le maschere o l'ipocrisia, ipnotizzando chiunque voglia lasciarsi ipnotizzare e scansando senza rancore gli indifferenti.

Alessandro Quasimodo, attore e regista teatrale, riesce a catturare l'attenzione di tutti i presenti, grazie al suo sguardo magnetico, la voce profonda e il modo in cui legge i versi paterni.

Il recital “Operaio di sogni”, prende il titolo da un verso del padre, in cui il poeta, con molta umiltà, si così si autodefinisce.

Un viaggio nella memoria, nella poesia di Salvatore Quasimodo: viaggio affascinante e di gran qualità. Un’ora e mezza di grandissime emozioni per chi ama la poesia in compagnia di un grande illustre attore.

Sabato mattina l'attore presenzierà all'inaugurazione dei restauri della scuola media "Fermi".

In foto Alessandro Quasimodo
0327alessandroquasimodo.jpg