Gam Ana che fa rima con Taragna
di Ubaldo Vallini

Molti lo sanno giŕ, in numero ancora maggiore sono quanti recandosi a Bione questo sabato sera avranno l’opportunitŕ di venirlo a sapere: la polenta taragna piů buona al mondo č lě. Irresistibile.

Molti lo sanno già, in numero ancora maggiore sono quanti recandosi a Bione questo sabato sera avranno l’opportunità di venirlo a sapere: la polenta taragna più buona al mondo è lì. Irresistibile.
Tanto che ad ogni occasione gli “aficionados” aumentano.
Provare per credere.

Si sa che nell’acqua ci va la giusta quantità di sale, che le diverse farine vanno versate a pioggia e senza sbagliare in qualità e in successione, che ci vogliono burro e diverse qualità di formaggio, tagliate a modo, forse un po’ di pane grattugiato.
Altro però non è dato di sapere: nessuno mai, nel corso degli anni, è stato capace di esportare la singolare ricetta.

Il problema è che il Tino, il Valter, l’Ivan, il Guido e pochi altri, si posizionano ai fornelli e non ce n’è per nessuno, guai ad infilare il naso da quelle parti.
Con i curiosi l’affabilità non manca, non è questo il rischio, c’è che di carpirne i segreti non se ne parla.
Si rischia piuttosto di tornarsene a casa con una ricetta che più sballata non si può. Non resta che partecipare di persona allungando le gambe sotto al tavolo.

Questo sabato dicevamo, all’oratorio di Bione Pieve a partire dalle ore 20, magari prenotando il giorno prima a Rosaria (0365.897796), Franco (338.5949716) o Giancarlo (339.1396027).

Polenta taragna a volontà, ma anche salamina, dolce, caffè, acquaa e vino, il tutto a 15 euro, perché non si tratta di guadagnare, ma di stare insieme. Si mescola e si graticola per centocinquanta sicuri, che sono gli avventori attesi normalmente.
Con le prenotazioni si può andare ben oltre.

La “Festa della Polenta taragna” di Bione è una manifestazione di beneficenza e viene ormai da qualche anno organizzata dal locale Gruppo Amici della Montagna (Gam Ana).
Inizialmente la festa era dedicata agli appassionati che partecipano alle competizioni, quelle che il sodalizio ama predisporre sulle montagne di casa ad esempio le marce di regolaritĂ .
Un po’ alla volta la straordinaria capacità dei bionesi di San Faustino, e di Morcherane in particolare, di mescolare fra loro gli ingredienti della tradizione, ha varcato i confini dello sport.
Oggi partecipano numerose le famiglie, giovani e meno giovani, la voce ha preso a girare ed hanno cominciato ad arrivare anche i “foresti”.
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