C'è caldo, Gaver isolato anche oggi
di Ubaldo Vallini

E' andata bene e nessuno rimasto sotto alla slavina precipitata nottetempo sulla circonvallazione di Bagolino. Il rialzo delle temperature per fa temere altri smottamenti e la 669 che sale verso il Gaver, almeno per oggi, rimane chiusa.

E' andata bene e nessuno è rimasto sotto alla slavina precipitata nottetempo sulla circonvallazione di Bagolino. Il rialzo delle temperature però fa temere altri smottamenti e la 669 che sale verso il Gaver, almeno per oggi, rimane chiusa. Forse domani, se le temperature scenderanno, il traffico potrà riprendere.

Germano è passato di lì a mezzanotte per andarsene a casa dopo aver fatto visita alla morosa, lui che abita in Valle Dorizzo. L’Orlando ha fatto il tragitto inverso la mattina dopo per andare nel vicino Trentino, alle sei e mezza.
Ed è stato lui il primo ad accorgersene, di quella montagna di neve che sbarrava la strada.
Un fronte di 40 metri per almeno dieci di altezza, tutta rovesciata sull’asfalto della “variante alla Sp 669”, la strada che ha il compito di far evitare la stretta del paese a quanti risalgono in auto la Valle del Caffaro, destinazione Gaver per lo più.

Discesa violenta

Cento metri più sopra, la gran massa nevosa ha sorvolato la vecchia via con la galleria paravalanghe a fare da trampolino, che ha retto bene l’impatto. “E meno male, così di lì si può ancora passare” commentavano i bagossi accorsi di prima mattina.
L’onda d’urto della neve mista ha spazzato tutto per milleduecento metri di dislivello almeno, portandosi appresso massi e tronchi d’albero, compresa la valanga caduta dallo stesso impluvio un mese e mezzo fa e che si era fermata una cinquantina di metri prima: aperta in due, come succede a premere col taglio della mano su un panetto di morbida argilla.

E se ci fosse sotto qualcuno?
“Saranno più o meno 18 mila metri cubi di neve, quella che adesso abbiamo da spostare” ci ha detto subito Bruno Arrighini, il capocantoniere che si “coordinava” con l’assessore Mauro Parolini, che lo tampinava col cellulare ogni quarto d’ora. Finchè non è salito a Bagolino anche lui.
“Non è una strada trafficata questa, di notte e durante la settimana, però sei ore e passa di buco sono tante. Come fai ad escludere che lì sotto non ci sia seppellito nessuno” si dicevano i soccorritori del 118, arrivati a bordo dell’elicottero e coadiuvati a terra dagli uomini del Soccorso Alpino della Valle Sabbia.

Le ricerche
Intanto, insieme ai carabinieri sciatori della locale stazione, provavano ad infilare le sonde per escludere la presenza di auto sepolte.
Niente da fare: difficile, a causa della della straordinaria densità della neve, infilare alcunchè lì dentro.
Ci hanno provato allora con il “Recco”, un apparecchio sensibile alle onde elettromagnetiche. Niente anche con quello.
E nemmeno il naso di una delle due metà dell’unità cinofila fatta arrivare per apposta da Collio ha svelato altro, per fortuna. Ci ha poi pensato l’escavatore dei Salvadori ad escludere del tutto la presenza di dispersi, lavorando fino a sera a mordere e spostare la coltre bianca.
Sul posto anche gli uomini del Corpo Forestale, il sindaco Marco Scalvini e i poliziotti della Provinciale per deviare il traffico sulla vecchia arteria.

Oggi chiuso, domani aperto

Per tutto il giorno, sull’elicottero e poi anche con gli sci, ha analizzato per bene i canaloni il nivologo Federico Rota, facendo intervenire anche la “DaisyBell”, la campana esplosiva che provoca il distacco dei fronti di slavina, essendocene troppi pronti a precipitare. Qualche cosa si è mosso, ma non a sufficienza.
A sera la brutta notizia: l’aumento delle temperature impedirà oggi (sabato) l’apertura della strada per il Gaver, isolato anche Valle Dorizzo: “Se ci saranno delle emergenze improvvise qualcuno potrà passare, ma dovrà essere scortato” ci ha detto Parolini, dopo essersi consultato col suo nivologo e sapendo che la decisione rinfocolerà le polemiche.
“Per domenica è previsto un irraggiamento solare minore, se sarà così potremo aprire al traffico. Lo verificheremo domani nel pomeriggio”. 

Tanti già in Gaver per lo sleddog
Ieri sera erano già tanti ad aver raggiunto il Gaver in vista del campionato Italiano di Sleddog, prima della chiusura con le transenne. Per oggi chi c'è c'è, insomma.
Salito a Bagolino, l’assessore ha voluto incontrare il sindaco e alcuni operatori turistici, per avviare quel tavolo di confronto che dovrà portare ad individuare soluzioni alla difficle situazione che, oggettivamente, stanno vivendo gli operatori turistici dell’alta Valle del Caffaro: “Bisognerà elencare i problemi e per ciscuno di essi individuare le possibili soluzioni, che non sempre sono “stradali” e per questo bisognerà coinvolgere gli altri enti come ad esempio la Regione – ci ha detto Parolini -. Ovviamente stabiliremo anche delle priorità studiando bene lo storico degli eventi franosi”.
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