Presentato il volume «Sit tibi levis terra»
di Giancarlo Marchesi
Nei giorni scorsi è stata presentato l’agile volume «Sit tibi lesis terra. Viaggio nella memoria dei cimiteri di Valle Sabbia» scritto da Andrea Crescini e Mario De Ruitz.
Nei giorni scorsi è stata presentata a Provaglio Valsabbia l’ultima iniziativa editoriale patrocinata dalla Comunità montana di Valle Sabbia. Con Ermano Pasini, sindaco del paese ospitante e presidente dell’ente, sono interventi l’assessore comunitario alla Cultura, Emanuele Vezzola, e lo storico dell’arte Alfredo Bonomi, che ha illustrato ai numerosi intervenuti l’agile volume «Sit tibi lesis terra. Viaggio nella memoria dei cimiteri di Valle Sabbia» scritto da Andrea Crescini e Mario De Ruitz.
Se è vero che nella nostra tradizione il cimitero è certezza o speranza di vita, è storia d’umanità , giardino di memorie, ricordo dei propri cari, casa della comunità e spazio architettonico, è altrettanto vero che dedicare un volume a questo tema non è certamente consueto, tuttavia gli autori hanno voluto cimentarsi in questa non facile sfida.
Consultando gli archivi parrocchiali di alcune comunità (Anfo, Casto, Degagna e Mura), Crescini e De Ruitz hanno compiuto un viaggio nella nostra storia «riportando alla luce fatti più o meno remoti che gettano luce su uno spaccato di storia che a noi contemporanei pare così lontana».
Prendendo spunto dall’editto napoleonico di Saint-Cloud del 1804 che, ricordiamolo, imponeva la sepoltura dei defunti soltanto nei cimiteri e prescriveva che tra i defunti non vi fosse alcuna distinzione tra uomini comuni e personaggi illustri, gli autori si sono soffermati sulla nascita del cimitero moderno, sulle sepolture dei morti lontano da casa, sulla morte improvvisa, sui caduti in guerra e sulle epidemie.
Il volume termina con una carrellata fotografica dedicata ai cimiteri valsabbini: dalle lapidi alpestri di Teglie, Presegno e Lavino al cimitero del nuovo ceto borghese di Vestone, alle steli patriottiche dei cimiteri di Anfo e Vallio Terme.
