Il «derby dell'alluminio» all'Asco Vestone
Al vecchio Comunale di Vestone va in scena l’atteso “derby dell’alluminio”. La regola che vedrebbe vincitori i pi bassi in classifica stavolta per non vale e a spuntarla sono i forti padroni dello storico immobile di via Mocenigo.

ASCO VESTONE - SABBIO CHIESE 2-1

Al vecchio Comunale di Vestone va in scena l’atteso “derby dell’alluminio”. La regola che vedrebbe vincitori i più bassi in classifica stavolta però non vale e a spuntarla sono i forti padroni dello storico immobile di via Mocenigo, che evidentemente è per loro quello che la Baia dei Porci è per i cubani. Gli spigolosi ospiti hanno un solo tema tattico: lancio lungo e alto e noioso a scavalcare il centrocampo. I locali si adeguano facendo altrettanto e contribuendo a rendere bruttina la partita. Quando però capiscono che la differenza può essere fatta sulle fasce, ci vanno e fanno male: i due gol, uno per tempo, arrivano in fotocopia da due traversoni messi in mezzo dalla destra. Il simpatico ma fiscale arbitro che viene dal mare ci mette del suo continuando ad interrompere il gioco anche dove fallo non c’è, così da aggiungere noia al brutto.
Scarseggiando il gioco, la spunta l’agonismo. Ne hanno di più i locali, anche se soffrono i centimetri e il peso dei più grossi ospiti, che nei minuti di recupero fanno valere la propria statura in area sui calci piazzati mettendo a segno, in carambolata mischia, il loro gol. Troppo tardi però: l’uomo che viene dal mare fischierà la fine di lì a un minuto.

L’Arancia Meccanica continua così la marcia verso il titolo. Dopo la caduta improvvisa del Ghedi, distante in classifica ormai 17 punti, seppur con tre partite in meno, saprà lo Zanano, unica pretendente, tenere il passo? Ce lo auguriamo… la bellezza di questo campionato sta tutta in questo duello a distanza che ricorda un Pro Patria – Genoa di qualche decennio fa, quando ancora i palloni avevano cuciture esterne a sbalzo che timbravano le fronti di chi ci metteva la testa.

Dopo una striscia di vittorie larghe in cui il pathos scemava ad ogni gol, la bella montanara si dimostra attenta e capace di alta concentrazione fino alla fine. Soffre bene quando c’è da soffrire, dimostrandosi perfetta nel fare quadrato quando le difficoltà sono alla porta, evitando di subire oltremodo l’invasore. Spietata poi nel capire i punti deboli dei cugini e andarci a far festa. Maledetta.

Armando Dell'Oca

La pagella dei giocatori di questa e delle altre partite giocate la potete trovare sul sito dell’Asco Vestone

In foto Alessandro “Gonzo” Ricci
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