Nedo Fiano racconta la sua Shoah
di Giancarlo Marchesi

Lo scrittore Nedo Fiano, già prigioniero nel Campo di sterminio di Auschwitz, mercoledì 25 febbraio racconterà ai ragazzi di Vestone, Idro e Casto il lungo viaggio che lo ha ricondotto alla libertà e alla vita.

Lo scrittore Nedo Fiano, già prigioniero nel Campo di sterminio di Auschwitz, mercoledì 25 febbraio racconterà ai ragazzi di Vestone, Idro e Casto il lungo viaggio che lo ha ricondotto alla libertà e alla vita. Un viaggio che, a distanza di oltre sessant'anni, non si è ancora terminato, tanto è vero che Fiano ha scelto di rievocare questa sua tragica esperienza in un libro, dopo anni di trasmissione orale della memoria della Shoah.

Nel 1944 venne arrestato da italiani nella sua Firenze. Rinchiuso nel carcere del capoluogo toscano, dopo qualche tempo fu condotto al campo di Fossoli. Deportato ad Auschwitz il 16 maggio del 1944 assieme alla sua famiglia (11 persone in tutto), fu l’unico superstite. Fu liberato a Buchenwald, dove le SS in fuga lo avevano trasferito alla fine della guerra.

«Il tempo mi ha avvicinato sempre di più alla sventura della nostra famiglia, distrutta dalla notte del tempo - scrive in un'immaginaria lettera alla madre morta -. Dal nostro ultimo abbraccio sulla banchina di Birkenau, poche ore prima che ti uccidessero, sono sceso e salito per molte scale, fra timori e speranze. Nel rumore del mio tempo, ho speso la mia vita come ho potuto, ma il mio pensiero è sempre stato lì, con te, papa e Enzo».

Fiano rievocherà al pubblico presente i densi ricordi che lo legato alla sua famiglia e della sua esperienza, come ha fatto nel libro «A 5405, il coraggio di vivere», edito da Monti nel 2003. Il titolo del volume è tratto dal numero che porta tatuato sul corpo, segno indelebile nella memoria, che si impegna da decenni a trasmettere, in particolare alle giovani generazioni.

L’appuntamento vestonese rientra nell’ambito del progetto «Lettura», proposto dalla Scuola media «Glisenti» di Vestone, diretta da Mariuccia Mascadri. Il responsabile del progetto, Amedeo Venturini, in merito a questa esperienza didattica pone l’accento sul fatto che: «Il messaggio di Nedo Fiano è sofferto ma fortemente radicato nel rispetto per la vita, una vita riempita con la ricerca del dialogo e della testimonianza».

Incontro, ad ingresso libero, si svolgerà presso l’Auditorium di Vestone con inizio alle ore 14.
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