Un po' alla volta... ce n'è per tutti
Bruciano ancora le coscienze, in merito a quello che successo a Sabbio nei giorni scorsi e che ha coinvolto un gruppo di giovanissimi. Ci scrive a tappe anche Maria Lucia. Pubblichiamo volentieri.

Bruciano ancora le coscienze, in merito a quello che è successo a Sabbio nei giorni scorsi e che ha coinvolto un gruppo di giovanissimi.
Ci scrive "a tappe" anche Maria Lucia. Pubblichiamo volentieri.


Buonasera direttore,
11/02/2009
E’ con grande e profonda rabbia che le scrivo, soprattutto per quanto accaduto nel mio paese e sicuramente dopo aver letto la detestabile missiva dell'ignotissimo signor Francesco. Con piacere ho letto pure la sua gradevole e penetrante risposta.
Preciso, sono madre di due adolescenti, maschi, le dirò, più o meno di quell'età. La prima cosa che ho pensato è stata: è come se fossero i miei figli, sono i nostri figli, sono i figli di tutti i genitori (ops, mi scuso, non di certo quelli del signor francesco).
Intimamente, infinitamente angosciata mi son sentita in qualche modo direttamente coinvolta, in qualità di genitore. Non si voglia fraintendere la mia affermazione, i miei figli alla tal festa non c'erano, ma avrebbero potuto esserci, perchè no? c'erano tanti ragazzi...i figli di tutti per l’appunto, di ottime famiglie. Credo proprio che di criminali (delinquenti secondo il sig.Francesco) non ce ne fossero a quella festa.
Resto molto perplessa sul titolo che vien dato a questi ragazzini. Anzi mi ribello signor Francesco! Purtroppo ciò che è accaduto non lo possiamo nascondere. E nessuno lo vuol fare!! Mi arrabbio con lei...Francesco carissimo, lei che si è affidato alle sole scritture dei giornali, alle parole di fatti inventati da certe tv.
Mi permetta, qualche notiziola diretta l'ho avuta e mi conceda di dirle che, purtroppo non è molto affidabile la comunicazione che spesso ci passano i mezzi mediatici. Anzi mi son resa conto proprio in quest'occasione di cosa ci propinano i media...
Lasciamo perdere signor Francesco...io ho deciso di non accendere la tv. Pace! Le notizie me le racconterà lei se ne avrà voglia (mi firmo con nome e cognome).
Chissà che rabbia prova verso tutto quello che succede in ste mondo. Secondo la sua catastrofica visione, mi sembra di vedere i tre quarti della popolazione che se ne potrebbe andare aspasso con una pettorina con il nome e cognome ed il marchio: IO SONO UN DELIQUENTE..(OSSIA LEBBROSO) STATEMI LONTANO...
Mi scusi direttore...ho perso il filo, stavo divagando il punto non è questo. Il punto è che ci troviamo ogni giorno dinnanzi situazioni sconcertanti e dobbiamo cercare soluzioni, ovvero cercare di riordinare la nostra malata società. Di questo io mi sento responsabile.
Io non voglio mettere in camere a gas le persone che nella loro vita hanno sbagliato, bensì vorrei offrire loro aiuto, vorrei tendere loro una mano per cercare di camminare insieme e tentare di scorgere una via migliore da percorrere. Questo io vorrei.
Ma la strada a volte è impervia e sta nella nostra buona volontà spianarla, a tutti noi tocca far questo. Noi genitori che facciamo di tutto per far star meglio i nostri figli, non rendendoci conto che, a volte, sbagliamo. ......

17/02/2009

Non ho avuto l’audacia di completare questa lettera nei giorni scorsi, ho voluto riflettere sull’accaduto, non volevo rispondere male al sig. Francesco, non volevo urlare il mio dispiacere..ma ho riletto tutto con calma e mi sento di dire le stesse cose aggiungendo ancora altre considerazioni…. Ma signor errebi?!? Ma mi scusi tanto..lei forse non è del paese…e forse non sa di come sono stati puniti i ragazzini!?!
Non le sto suggerendo di informarsi, bensì di rendersi solo conto che, la giustizia sta facendo il suo corso e in modo certamente robusto! Perciò tranquillo…stia sereno…
Sono praticamente scoppiata a piangere nel leggere la lettera di David, mi è piaciuta molto la sua cedevole e modesta umiltà, l’autoaccusarsi per gli errori di questi ragazzi! David non sbaglia, qui c’è molto di noi…delle nostre carenze come genitori, educatori…o quant’altro.
Vorrei essere come te David...
La famiglia? Ho letto con piacere la lettera di Daniela A., mamma pure Lei di due femminucce.
Immagino la sua preoccupazione, ma sento anche l’affettuosa vicinanza del suo dolore e non l’avversione verso ragazzini maschi (vedi sig.Francesco) per quanto è accaduto a Sabbio.
Mi colpisce al cuore la lettera di Matteo che parla della famiglia. Dice delle cose reali ma, mi creda, i ragazzini provengono tutti da famiglie molto unite… Mi chiedo se di figli lei ne ha…? Son convinta che ogni genitore pensa di educare al meglio i propri figli…
Il signor Enzo B., che io conosco personalmente, e che ringrazio per non aver nascosto il suo cognome, mi ha colpito molto la sua lettera. Molto saggia.

Vorrei concludere chiedendo anzitutto scusa alle persone che magari ho inconsapevolmente offeso. Vorrei altresì spronare le persone che, come noi, vorrebbero dire la loro e che magari pensano che sia solo tempo perso. Vorrei stimolare al colloquio, ad un incontro, quelle brave persone che potrebbero aiutarci ad essere migliori come genitori, ma anche come individui. Sicuramente io, da parte mia farò il possibile affinchè si possa aprire un dibattito sull’educazione dei nostri figli.
E' importante sentire qualcuno che ci possa sostenere. Ho tanta voglia di migliorare come mamma, non siamo “nati imparati” noi genitori ed in questo momento credo che dobbiamo fortemente credere di poter cambiare in meglio.
Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, non dobbiamo abbaterci. Stiamo vicini alle famiglie di questi/a ragazzi/a.
Grazie signor Direttore per l'opportunità che ci sta offrendo...l'opportunità di poter parlare tra di noi..di conoscerci, di confrontarci...anche di criticarci. Ritengo sia una critica costruttiva.
Grazie di cuore.Buonasera Direttore,

11/02/2009
E’ con grande e profonda rabbia che le scrivo, soprattutto per quanto accaduto nel mio paese e sicuramente dopo aver letto la detestabile missiva dell'ignotissimo signor Francesco. Con piacere ho letto pure la sua gradevole e penetrante risposta.
Preciso, sono madre di due adolescenti, maschi, le dirò, più o meno di quell'età. La prima cosa che ho pensato è stata: è come se fossero i miei figli, sono i nostri figli, sono i figli di tutti i genitori (ops, mi scuso, non di certo quelli del signor francesco).
Intimamente, infinitamente angosciata mi son sentita in qualche modo direttamente coinvolta, in qualità di genitore. Non si voglia fraintendere la mia affermazione, i miei figli alla tal festa non c'erano, ma avrebbero potuto esserci, perchè no? c'erano tanti ragazzi...i figli di tutti per l’appunto, di ottime famiglie. Credo proprio che di criminali (delinquenti secondo il sig.Francesco) non ce ne fossero a quella festa.
Resto molto perplessa sul titolo che vien dato a questi ragazzini. Anzi mi ribello signor Francesco! Purtroppo ciò che è accaduto non lo possiamo nascondere. E nessuno lo vuol fare!! Mi arrabbio con lei...Francesco carissimo, lei che si è affidato alle sole scritture dei giornali, alle parole di fatti inventati da certe tv.
Mi permetta, qualche notiziola diretta l'ho avuta e mi conceda di dirle che, purtroppo non è molto affidabile la comunicazione che spesso ci passano i mezzi mediatici. Anzi mi son resa conto proprio in quest'occasione di cosa ci propinano i media...
Lasciamo perdere signor Francesco...io ho deciso di non accendere la tv. Pace! Le notizie me le racconterà lei se ne avrà voglia (mi firmo con nome e cognome).
Chissà che rabbia prova verso tutto quello che succede in ste mondo. Secondo la sua catastrofica visione, mi sembra di vedere i tre quarti della popolazione che se ne potrebbe andare aspasso con una pettorina con il nome e cognome ed il marchio: IO SONO UN DELIQUENTE..(OSSIA LEBBROSO) STATEMI LONTANO...
Mi scusi direttore...ho perso il filo, stavo divagando il punto non è questo. Il punto è che ci troviamo ogni giorno dinnanzi situazioni sconcertanti e dobbiamo cercare soluzioni, ovvero cercare di riordinare la nostra malata società. Di questo io mi sento responsabile.
Io non voglio mettere in camere a gas le persone che nella loro vita hanno sbagliato, bensì vorrei offrire loro aiuto, vorrei tendere loro una mano per cercare di camminare insieme e tentare di scorgere una via migliore da percorrere. Questo io vorrei.
Ma la strada a volte è impervia e sta nella nostra buona volontà spianarla, a tutti noi tocca far questo. Noi genitori che facciamo di tutto per far star meglio i nostri figli, non rendendoci conto che, a volte, sbagliamo. ......

17/02/2009
Non ho avuto l’audacia di completare questa lettera nei giorni scorsi, ho voluto riflettere sull’accaduto, non volevo rispondere male al sig. Francesco, non volevo urlare il mio dispiacere..ma ho riletto tutto con calma e mi sento di dire le stesse cose aggiungendo ancora altre considerazioni…. Ma signor errebi?!? Ma mi scusi tanto..lei forse non è del paese…e forse non sa di come sono stati puniti i ragazzini!?!
Non le sto suggerendo di informarsi, bensì di rendersi solo conto che, la giustizia sta facendo il suo corso e in modo certamente robusto! Perciò tranquillo…stia sereno…
Sono praticamente scoppiata a piangere nel leggere la lettera di David, mi è piaciuta molto la sua cedevole e modesta umiltà, l’autoaccusarsi per gli errori di questi ragazzi! David non sbaglia, qui c’è molto di noi…delle nostre carenze come genitori, educatori…o quant’altro.
Vorrei essere come te David...
La famiglia? Ho letto con piacere la lettera di Daniela A., mamma pure Lei di due femminucce.
Immagino la sua preoccupazione, ma sento anche l’affettuosa vicinanza del suo dolore e non l’avversione verso ragazzini maschi (vedi sig.Francesco) per quanto è accaduto a Sabbio.
Mi colpisce al cuore la lettera di Matteo che parla della famiglia. Dice delle cose reali ma, mi creda, i ragazzini provengono tutti da famiglie molto unite… Mi chiedo se di figli lei ne ha…? Son convinta che ogni genitore pensa di educare al meglio i propri figli…
Il signor Enzo B., che io conosco personalmente, e che ringrazio per non aver nascosto il suo cognome, mi ha colpito molto la sua lettera. Molto saggia.

Vorrei concludere chiedendo anzitutto scusa alle persone che magari ho inconsapevolmente offeso. Vorrei altresì spronare le persone che, come noi, vorrebbero dire la loro e che magari pensano che sia solo tempo perso. Vorrei stimolare al colloquio, ad un incontro, quelle brave persone che potrebbero aiutarci ad essere migliori come genitori, ma anche come individui. Sicuramente io, da parte mia farò il possibile affinchè si possa aprire un dibattito sull’educazione dei nostri figli.
E' importante sentire qualcuno che ci possa sostenere. Ho tanta voglia di migliorare come mamma, non siamo “nati imparati” noi genitori ed in questo momento credo che dobbiamo fortemente credere di poter cambiare in meglio.
Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, non dobbiamo abbaterci. Stiamo vicini alle famiglie di questi/a ragazzi/a.
Grazie signor Direttore per l'opportunità che ci sta offrendo...l'opportunità di poter parlare tra di noi..di conoscerci, di confrontarci...anche di criticarci. Ritengo sia una critica costruttiva.
Grazie di cuore.



Grazie a Maria Lucia per il contributo.
Bisogna dire, a non del vero, che nei giorni successivi al suo primo intervento il sig. Francesco ha espresso le sue convinzioni con minor veemenza.
Era stato il primo a rispondere alla mia “provocazione” ed affrontare certe tematiche “a caldo” non è facile per nessuno.

Ubaldo Vallini