Centrale idroelettrica, ritorno al futuro
A Barghe potrebbe tornare in funzione, rinnovata e modernizzata, la vecchia Centrale idroelettrica (chiusa nel ’75 con l’interramento del canale). E per il Comune potranno esserci entrate da circa 100mila euro annui per trent’anni.

A Barghe potrebbe tornare in funzione, rinnovata e modernizzata, la vecchia Centrale idroelettrica (chiusa nel ’75 con l’interramento del canale). E per il Comune potranno esserci entrate da circa 100mila euro annui per trent’anni.

La proposta, avanzata da una società privata bresciana, di «concessione di derivazione idrica ad uso idroelettrico sul fiume Chiese», prevede di riattivare la briglia esistente (le vecchie paratoie) in località «Travada», interrando un tubo lungo tutto il tratto del vecchio canale. In base al progetto, oltre l’attuale Centro diurno per disabili verrà costruito un manufatto di circa 50 metri quadrati, dove verranno poste le turbine.
«L’acqua - spiega il sindaco di Barghe, Oriano Ceresa - convogliata nelle condotte presso la Travada, verrà restituita al fiume Chiese poco più a valle, in località Pomerlì». Il Comune, prima di dare il consenso (al di là delle necessarie autorizzazioni regionali e provinciali) si è posto alcune domande, sia sull’impatto ambientale che la Centrale provocherà, sia sulla portata d’acqua del fiume Chiese mentre attraversa il paese in parallelo alla condotta. Ci si è chiesti anche, assodato l’interesse ambientale nel promuovere impianti ad energia pulita come questo, quale convenienza economica ne verrà al Comune.

«L’esame del progetto evidenzia un impatto ambientale pressoché nullo. A operazione completata infatti, saranno visibili solo la briglia già esistente ma riattivata, e il manufatto che ospiterà le turbine. Inoltre, durante l’opera di interramento delle condotte della Centrale, verranno interrate anche le reti tecnologiche presenti sul percorso, senza più fili volanti ne tralicci, e tutta la strada avrà nuova pavimentazione e nuovi marciapiedi».

Sul dubbio principale, cioè quanta acqua scorrerà nel fiume Chiese, la risposta è, per legge, di 3 metri cubi al secondo: «Uno studio commissionato dal Comune ha evidenziato che attualmente nel fiume Chiese, a Barghe, scorrono 2,9 metri cubi al secondo. In pratica, almeno a causa della Centrale, il Chiese non avrà meno acqua di quanta ce n’è oggi».

E la convenienza economica per il Comune? «Tutta via I° Maggio e tutto il tratto fino al Centro sportivo verranno riqualificati a spese del privato. Inoltre, il Comune beneficerà di una cospicua entrata annua per i 30 anni di durata, fissata per legge, della concessione. Ciò consentirà di pianificare al meglio gli investimenti futuri e di offrire più qualità nei servizi». Per i lavori, che complessivamente potranno portare nelle casse comunali fino a 3 milioni di euro in 30 anni, è ragionevole vederne l’avvio entro l’anno 2009.

di Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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