Scippatore lumezzanese preso da un romeno
Doppio peccato. Lo scippo in chiesa non «paga». Il contrappasso è l’arresto. Che segue la fuga dell’autore dell’agguato a San Bernardino, tallonato da un romeno che non lo molla. Finchè non arrivano i carabinieri del Nucleo radiomobile.

Doppio peccato. Lo scippo in chiesa non «paga». Il contrappasso è l’arresto. Che segue la fuga dell’autore dell’agguato a San Bernardino, tallonato da un romeno che non lo molla. Finchè non arrivano i carabinieri del Nucleo radiomobile.
Il luogo non è certo quello degli strappi di strada. Anzi. Sono circa le 9.30 dell’altra mattina quando la 75enne salodiana che si trova nella chiesa si avvede della presenza di un uomo sulle cui intenzioni ha perplessità che si concretizzano di lì a poco. Il «personaggio» in questione le si avvicina per uno scopo preciso. Non certo per chiedere un’indicazione. Non cerca informazioni.

Alla pensionata è subito chiaro che lo sconosciuto non ha buone intenzioni. E cerca di guadagnare l’uscita. Lui non desiste. La segue e la raggiunge in pochi metri. Poi le abbranca la borsetta e la strappa via.
Dentro ci sono pochi euro, una cinquantina, ed alcuni effetti personali.
Lo scippatore esce in strada e scappa a piedi prendendo a destra, verso l’ospedale che ha conosciuto tempi migliori. La 75enne cerca aiuto. Trova sponda e spalle robuste in due passanti: un italiano ed un romeno che la soccorrono.

Non ci vuole fantasia per realizzare quanto è accaduto poco prima. Uno chiama il 112 e segnala il fatto. L’altro si mette sulle tracce del fuggiasco. Lo pressa da vicino. Inseguimento a perdifiato per poche centinaia di metri.
Altro angolo a destra e imbocco dell’inizio del lungolago Zanardelli. La «caccia» si conclude con l’arrivo dei militari dell’Arma, che sono stati informati altrettanto tempestivamente dalla centrale operativa della caserma di Campoverde.

Borsetta e denaro sono recuperati e restituiti alla proprietaria legittima. Alla quale rimane in consegna una buona dose di paura. Per lei nessun’altra conseguenza.
Diversamente, lo scippatore ha una strada obbligata. Senza scelta. Per lui c’è l’arresto.
È un 36enne di Lumezzane, F. T., già noto alle forze dell’ordine e con problemi di dipendenza dagli stupefacenti. Il che può spiegare, non certo giustificare, la sua presenza in chiesa per quel fine.
Per l’incrocio dei suoi passi con quelli dell’anziana devota salodiana nella chiesa di San Bernardino.
Il tempio, che ha già conosciuto gli effetti del terremoto del 2004, è il luogo del peccato in doppia cifra. Un’altra ingiuria. Stavolta non della natura, ma dell’uomo.

Enzo Gallotta dal Giornale di Brescia
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