La Bione-Casto ha ancora il singhiozzo
di val.

Ancora due mesi di lavori, quelli che attendono la “intercomunale” fra Bione e Casto, strada sulla quale sta investendo la Comunitŕ montana. Fra gli interventi l’allargamento di due tornanti e la posa di alcuni sottoservizi.

Ancora due mesi di apertura a singhiozzo, quelli che attendono la “intercomunale” fra Bione e Casto, strada sulla quale sta investendo la Comunità montana. Fra gli interventi l’allargamento di due tornanti e la posa di alcuni sottoservizi di urbanizzazione.

Lavori che stanno procedendo piuttosto a rilento. Parte del tratto di strada interessato, i settecento metri che partono dal ponte sul Nozza e si avviano verso Bione, erano già stati oggetto d’intervento lo scorso anno, e a più riprese, tanto che le piogge avevano avuto tempo di portare a valle la ghiaia che copriva gli incompleti interventi, obbligando gli automobilisti ad improvvisati slalom fra le buche profonde a volte più di mezza ruota.

I lavori erano ripresi in autunno dello scorso anno e sembrava che dovessero arrivare finalmente a conclusione. Poi una nuova pausa, dovuta anche all'esigenza di migliorare gli standard degli impianti da interrare, secondo le nuove direttive emanate da a2a.
Ecco ora la nuova ordinanza, che prevede la chiusura dell’arteria nei giorni lavorativi e anche in quelli prefestivi, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17.

Disagi bene accetti da chi è costretto a passare da quelle parti tutti i giorni, a patto che servano davvero a permettere la conclusione dei lavori, questa volta.
Va detto che gli orari così predisposti non impediscono il passaggio dei numerosi lavoratori pendolari che passano di lì e che è anzi possibile transitare ad ogni ora del giorno: basta avere la pazienda di attendere una manciata di minuti che gli operai, gentili, ti lasciano lo spazio necessario per proseguire.
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