Ad Agnosine rifiorisce il Mandorlo
di red.

“Amore e amicizia in compagnia, trasformano la vita in poesia”. Con queste poche parole in rima č ben riassunto l’impegno de ”Il Mandorlo” di Agnosine per l’ultima sua fatica teatrale, che andrŕ in scena questa sera.

“Amore e amicizia in compagnia, trasformano la vita in poesia”. Con queste poche parole in rima è ben riassunto l’impegno de ”Il Mandorlo” di Agnosine per l’ultima sua fatica teatrale. Si tratta de “La pröa de la scagna”, lavoro tratto dalla commedia di Velise Bonfante, la cui “prima” verrà rappresentata questo sabato 20 dicembre alle ore 20.30, presso il teatro Giovanni Paolo II di Agnosine.
Quello che si fa chiamare “Il Mandorlo”, è un gruppo teatrale “di dilettanti allo sbaraglio”, come amano loro stessi definirsi. Il sodalizio nasce una decina di anni fa come “costola” del Gruppo Genitori dell’Oratorio.

Per qualche anno rappresenta favole e fiabe per i più piccoli in concomitanza delle varie feste del paese. Dopo una pausa di riflessione, da tre anni almeno, “veterani” e nuove leve hanno decisio di approfittare della presenza del nuovo Teatro Parrocchiale per tornare a darsi da fare, per divertirsi e far divertire il suo pubblico.
Attualmente “Il Mandorlo” è composto da una ventina di persone, dai 20 ai 50 anni, tutti di Agnosine.

All’inizio è stata una semplice favola intitolata “La Spada Incantata”. La calorosa e per certi versi inaspettata risposta del pubblico li ha fatti andare avanti, alla ricerca di forme d’espressione sempre più capaci di coinvolgere un pubblico eterogeneo per gusti culturali ed età.
Facendo leva soprattutto sulla “contaminazione” della commedia brillante classica abbinata ad interpretazioni a volte goliardiche di episodi legati alla vita del paese, ecco il grande successo riscosso da “Biancaneve e i sette nani Puncialì” (dicembre 2005) e di “La Favola di Pinokkio” (2007).
Fra le due è stata portata in scena col dialetto “La suocera Eusebia”(2006).
Sempre nel genere dialettale ecco ora un nuovo debutto con “La proa de la scagna”.
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