Clandestini: «si rispetti la legge»
di red.

Il sindaco di Agnosine ha annunciato in un comunicato la ferma intenzione di far rispettare la legge contro l'immigrazione clandestina, che prevede pene anche per chi la favorisce offrendo alloggio. Ad Agnosine gli stranieri sono 120, tutti regolari.

La legge del luglio scorso, che prevede l’arresto da sei mesi a tre anni e la confisca dell’immobile per chi ospita immigrati clandestini, secondo il sindaco di Agnosine Giorgio Bontempi è ancora poco conosciuta e sovente poco applicata.

«Mia intenzione, invece – ha precisato il primo cittadino a Bresciaoggi –, è farla applicare con severità. Per questo tutti i cittadini devono essere al corrente dei nuovi dispositivi di legge».

La norma, del resto, parla chiaro: «Per chi dà ospitalità o affitta immobili a cittadini stranieri, ci sono 48 ore di tempo per darne comunicazione scritta all’autorità locale di pubblica sicurezza, indicando, oltre alle proprie generalità, anche quelle dello straniero e gli estremi del passaporto o del documento di identificazione che lo riguarda, ed il luogo esatto dove si trova l’edificio in questione».

«Nostro obiettivo – spiega Bontempi – è dare dignità a chi viene qui, e per farlo non basta aver varato le regole, ma soprattutto bisogna farle rispettare, con attenzione particolare all’igiene ed alla sicurezza».

Da qui il comunicato alla cittadinanza, per informarla sul rispetto delle norme. Ad Agnosine attualmente risiedono 120 cittadini stranieri, ma con regolare permesso di soggiorno e tutti con un lavoro. «Il nostro vigile, molto attento al rispetto della legge ed ai problemi della gente, seguirà con attenzione la questione, attento che ad Agnosine ci sia legalità e che, in modo ufficiale, qui non possa esserci clandestinità».
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