Telefoni muti a Ono Degno
di Ubaldo Vallini

Nonna Marta di anni ne ha 93, Giovanni ne ha di meno, ma ha grosse difficoltŕ ad andersene in giro. Non sono loro a lamentarsi. Del resto non saprebbero nemmeno come fare. Loro sono solo due fra le vittime dell’inefficienza della Telecom.

Nonna Marta di anni ne ha 93, Giovanni ne ha di meno, ma ha grosse difficoltĂ  ad andersene in giro. Non sono loro a lamentarsi beninteso. Del resto non saprebbero nemmeno come fare.
Loro sono solo due fra le vittime dell’inefficienza della Telecom.

Vivono a Ono Degno e sono fortunati a poter guardare dalla finestra la maestosità della Corna Blacca, col telefono però è tutta un’altra cosa: muto e sordo da dieci giorni ormai. Fin dal sabato che ha preceduto il fine settimana dell’Immacolata.

Nella stessa situazione un’altra trentina di famiglie e anche la scuola elementare: “Sembra che non sia nulla, tanto ci sono i telefonini, invece non è così – ci racconta una delle maestre, rintacciata al telefono, ma a quello di casa sua -. Quel giorno che è nevicato tanto volevamo chiamare le famiglie per avvisarle che si rischiava di rimanere isolati, che forse era meglio venissero a prendere i loro figli intanto che si poteva ancora. Poi abbiamo fatto un rapido calcolo dei rimasugli di schede telefoniche nei nostri telefonini ed abbiamo realizzato che rischiavamo di non poter chiamare tutti. Così abbiamo tenuto a scuola i bimbi e poi ci siamo arrangiati, come si fa sempre da queste parti”.

E la Telecom? “Dopo aver trascorso un bel po’ di tempo ad ascoltare messaggi preregistrati e spot pubblicitari, finalmente ti metti in contatto con una persona con un nome e un cognome, ma cambia poco, sembra un disco lo stesso - ci dice Paolo che abita nella contrada Beata Vergine con i genitori e lavora a Vestone, è di lì che può parlare all’apparecchio -. Ti senti dire che c’è un guasto e che provvederanno in un paio di giorni. Intanto il tempo passa e in mancanza del fisso mio padre, che ha anche un braccio ingessato, per telefonare col cellulare deve uscire in cortile sotto l’acqua. Sennò non prende”.

Non è la prima volta che nella piccola frazione di Pertica Bassa i telefoni rimangono muti: un paio di anni fa il blocco andò avanti per più di due settimane.
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