Sopralluogo sui cantieri della Variante
di Ubaldo Vallini

Prende corpo, e per fortuna non solo sulle carte, la viabilitŕ principale della Valle Sabbia. Il punto in occasione di un sopralluogo istituzionale avvenuto ieri, a cominciare da un regalo di Natale... per il 2009.

“La Valle Sabbia e i valsabbini cominciano a trovare adeguate risposte alle loro esigenze in tema di viabilità. Del resto abbiamo lavorato proprio per questo”.
Nella parole del presidente della Provincia Alberto Cavalli tutta la soddisfazione di poter constatare che i lavori per il completamento del lotto di “variante” alla 237 del Caffaro sono ripresi, e che già all’inizio stanno procedendo a pieno ritmo.

Il sopralluogo ieri pomeriggio: prima sul viadotto, quello monco che a Carpeneda sovrasta il bivio per Clibbio, poi nella piĂą lunga delle gallerie del lotto, piĂą di un chilometro, che permette di sopravanzare Pavone e presentarsi in dirittura con lo svincolo di Sabbio sud.
Col presidente della Provincia, fra gli altri, anche gli assessori Parolini e Prignachi, il sindaco di Vobarno Carlo Panzera, il presidente della comunità montana Ermano Pasini con l’assessore Scandella.

Per l’Anas c’erano il capo compartimento di Milano Claudio Di Lorenzo, l’ingegnere capo Giuseppe Salerno e l’ing Ennio Sacco, direttore dei lavori valsabbini.
“Finalmente siamo passati dalla speranza che potessero riprendere all’attesa che i lavori possano concludere” ha affermato Panzera, sventolando l’ultimo fax dell’Anas che dichiara non solo l’inizio dei lavori, ma anche la loro conclusione per il 25 dicembre del prossimo anno.
Panzera non vede l’ora di poter dichiarare libero dal traffico pesante il centro storico di Vobarno, con la possibilità di valorizzare il “lungofiume” dalla nuova biblioteca fino al ponte pedonale.
Poi ci guarda, indovina la domanda e a aggiunge: “Lo so, non è detto che lo potrò fare da sindaco, vedremo come andranno le elezioni”.

Bene per Vobarno, e da Barghe in poi? Lì non tocca più all’Anas ed è Mauro Parolini a rispondere, riproponendo l’efficienza del suo dicastero: “Il progetto definitivo è stato approvato dal punto di vista tecnico, ora i Comuni devono approvare le necessarie varianti urbanistiche per poter procedere agli espropri, giungere al progetto esecutivo ed appaltarlo”.
“Faremo presto – aggiunge -. Anche perché sono già stati stanziati i 75 milioni di euro necessari per arrivare fino a Idro”.
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