Nei guai due operai di Gavardo
di red.

Spariva l’ottone un po’ alla volta. In tutto per circa 50mila euro. Alla fine i colpevoli sono stati individuati e arrestati: due operai della stessa azienda, incensurati, gavardesi.

Spariva l’ottone un po’ alla volta. Nel giro di alcuni mesi, in una ditta che lavora il biondo metallo a Paitone, se n’era volatilizzato per un valore di circa 50 mila euro.
Alla fine i colpevoli sono saltati fuori: due operai della stessa azienda, arrestati.

Ad accorgersi che i conti non tornavano sono stati gli amministratori dell’azienda nella quale lavorano una cinquantina di addetti. Con la collaborazione delle maestranze e dei capi reparto, hanno pensato bene di predisporre un servizio di videosorveglianza.
Così hanno scoperto due operai, italiani di Gavardo, incensurati, che caricavano il prezioso metallo in uno zaino, o addirittura sotto la sella di uno scooter. Azioni ripetute nel tempo.

Così, nel turno tra venerdì e sabato scorsi, fra le tre e le sei del mattino, i due sono stati bloccati mentre stavano cercando di andarsene con altri cento chili di ottone e sono stati chiamati i carabinieri, che già erano stati avvisati del ripetersi dei furti.
Sono scattate le manete, l’accusa è di furto aggravato in concorso. Non sono state rese note le generalità dei due lavoratori-arrotondatori, che sarebbero ad ogni modo senza “macchie” precedenti con la giustizia.
C’è insomma da sperare che si ravvedano.
1201Ottone.jpg