A Gavardo il meglio del «Fast Track»
di val.

E’ pi difficile considerare inadeguati i presidi ospedalieri cosiddetti “di periferia”, come il La Memoria di Gavardo, quando medici, reparti e procedure, diventano oggetto di un prestigioso riconoscimento internazionale.

E’ più difficile considerare inadeguati i presidi ospedalieri cosiddetti “di periferia”, quando medici, reparti e procedure diventano oggetto di un prestigioso riconoscimento internazionale.
Si tratta del “White Mountain Institute Research award for Excellence in Outcome-related Clinical Research”, premio assegnato in occasione del convegno internazionale “Fast Track in chirurgia” che ha avuto luogo ad Albano Terme lo scorso mese di settembre.

Destinatari dell’elogio i medici della divisione di Chirurgia dell’Ospedale di Gavardo diretta dal Dr. Stefano Chiodini e quelli del Servizio di Anestesia diretto dal Dr. Alberto Ischia.
Al simposio padovano, che ha registrato la partecipazione dei professori Paul White (Dallas - USA), Henrik Kehlet (Copenaghen - Danimarca) e Franco Carli (Montreal – Canada), autorevoli esponenti del movimento “fast-track surgery” che mira a rendere il più possibile accelerato ed esente da complicanze il decorso post-operatorio, con una particolare attenzione al controllo del dolore e al recupero funzionale, i medici gavardesi hanno presentato un’esperienza maturata nell’esecuzione di “interventi di chirurgia maggiore per patologia tumorale dello stomaco”.

Tali interventi sono stati eseguiti in anestesia peridurale, vale a dire con paziente sveglio e collaborante, in respiro spontaneo e senza intubazione tracheale e hanno riguardato fra il luglio 2007 ed il luglio 2008 13 pazienti maschi e 3 femmine, di età compresa tra 57 e 95 anni, con una media di 72 anni, quattro avevano età superiore a 80 anni e due superiore a 90.
La degenza post operatoria media è stata di 14 giorni.

Gli autori hanno messo in evidenza come questo genere di narcosi costituisca una valida alternativa all’anestesia generale e come essa sia ben tollerata dal paziente e ben accetta al chirurgo.
Hanno anche sottolineato “l’assenza di complicanze cardiache ischemiche e di insufficienza respiratoria, anche in pazienti a rischio elevato, e l’assenza di confusione post-operatoria anche in pazienti molto anziani.
Anche il controllo del dolore post-operatorio è risultato molto buono”.

I responsabili dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano dalla quale dipende il presidio gavardese, che in questo modo si è messo in positiva luce sulla scena internazionale, fanno sapere che questo riconoscimento è “motivo di soddisfazione per la divisione di Chirurgia e per il Servizio di Anestesia, ma anche motivo di pregio per l’Azienda Ospedaliera stessa nel suo complesso”.
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