Esperienze positive in ambito giovanile
di Cesare Fumana

Si è tenuto sabato scorso al Cfp di Villanuova un convegno sulle politiche giovanili che ha voluto evidenziare esperienze positive sorte in ambito giovanile in alcuni comuni della Valle Sabbia.

Dopo un primo incontro avvenuto l’anno scorso anno a Gavardo sul tema delle politiche giovanili in Valle Sabbia, quest’anno la Comunità montana valsabbina e i comuni di Gavardo, Villanuova sul Clisi e Vobarno, hanno promosso un convegno dove si è voluto mettere in luce esperienze positive sorte in tale ambito nei paesi della valle.
La giornata di studi, che ha occupato l’intera mattinata di sabato fino alle due del pomeriggio, ha voluto gettare uno sguardo positivo sul mondo giovanile, ma allo stesso tempo proporre una riflessione su come interagire con esso, quali strumenti adottare, anche alla luce di alcune iniziative che vedono protagoniste realtà giovanili locali.

Al convegno hanno portato il loro saluto il direttore del Cfp di Villanuova Fabrizio Ricci e il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini, seguiti dai sindaci di Vobarno, Carlo Panzera, presidente anche dell’assemblea dei sindaci del Distretto 12, da quello di Villanuova, Ermanno Comincioli, e Gavardo Battista Tonni. Ha moderato il dibattito il giornalista Marcello Zane.

Il primo intervento è stato affidato a Giovanni Campagnoli, responsabile di “Vedogiovane†e della rete nazionale politichegiovanili.it, il quale con l’aiuto di un video ha mostrato un esempio di un centro realizzato e gestito da giovani a Borgomanero, in provincia di Novara. Un’azione di quel tipo ha incrementato la partecipazione dei ragazzi coinvolti alla vita del quartiere, ha aiutato la riqualificazione urbana, li ha costretti a darsi delle regole, ad affrontare anche gli aspetti economici nella gestione di un bar, a creare iniziative di vario genere: ludiche, sportive, culturali.

«È un investimento in “capitale sociale†– ha commentato Campagnoli – che permette la maturazione del ruolo sociale: una palestra di cittadinanza, perché i giovani di oggi sono gli adulti di domani. Per questo – ha risposto sollecitato da alcuni assessori comunali presenti in sala – non si può pensare che sia un investimento di breve periodo».
Ha poi sottolineato il ruolo della cooperazione sociale che deve farsi imprenditorialità sociale, mettendola in guardia dal rischio di diventare parastato. È toccato poi ad alcuni giovani presentare alcuni iniziative di cui sono stati ideatori o che li vedono coinvolti. Interessante la testimonianza di tre giovani diversamente abili che hanno presentato la loro esperienza di vita come inquilini del progetto “Abilitando†delle case domotiche di Barghe. La difficoltà maggiore non è stata quella di andare a vivere da soli quanto piuttosto del distacco dalla famiglia, come è per la maggior parte dei loro coetanei qui in Italia.

Due esempi di “azioni territoriali promosse nell’ambito della cooperazione sociale†sono state presentate da Silvia Butturini della coop. Area e di Silvia Scalfi del consorzio Conast. Entrambe hanno evidenziato come la cooperazione sociale sia uno degli sbocchi lavorativi per giovani donne in Valle Sabbia che hanno compiuto un percorso di studi lontano dalle valle e mettono a frutto ciò che hanno appreso in ambito locale. Altro esempio di determinazione al femminile è l’esperienza di Valentina Gosetti di Collio di Vobarno, che è partita lo scorso anno come studentessa Erasmus ed ora si sta per laureare all’università di Oxford, dopo aver superato impegnativi esami per essere ammessa al prestigioso ateneo inglese, intervenuta in teleconferenza.

Infine, ancora giovani protagonisti delle iniziative sul territorio: il Centro giovani “Plateatrono†di Gavardo con le sue molteplici iniziative, “Il cerchio aperto†di Barghe che organizza momenti di svago nei fine settimana per persone disabili, “Il graffio†di Vobarno che stampa un giornalino ed organizza eventi musicali, “La Siberia†di Villanuova che organizza cineforum per approfondire tematiche del territorio, e per ultima l’associazione “Tempoperso†di Gavardo che, partita con la riscoperta delle corse dei “caratìâ€, con gare lungo la discesa del monte Tesio, da alcuni anni ha aderito alla federazione nazionale di questo sport ed ora organizza alcune gare nazionali anche in altri paesi della valle.

Sono emerse delle realtà valsabbine che vedono i giovani protagonisti e meritano l’attenzione delle amministrazioni comunali. I media, come hanno evidenziato in molti, parlano dei giovani quasi esclusivamente per evidenziarne le problematiche o nella cronaca per fatti delittuosi o per le stragi del sabato sera. È giusto, invece, mettere in evidenza anche esperienze positive che possono essere prese ad esempio.
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