La mucca e la salopette
Era il periodo del dopoguerra e molti ragazzi di Agnosine avevano l’abitudine di recarsi al torrente per rinfrescarsi dopo l’estenuante giornata di lavoro nei mesi pi caldi dell’anno...

Era il periodo del dopoguerra e molti ragazzi di Agnosine avevano l’abitudine di recarsi al torrente per rinfrescarsi dopo l’estenuante giornata di lavoro nei mesi più caldi dell’anno.
All’epoca ero solo un bambino e sognavo di poterci andare con il mio fratello maggiore.
Dopo mille richieste decise di accontentermi.

La “piscina” era fantastica: dei ragazzi l’avevano costruita bloccando il corso d’acqua con dei massi.
Io, ubriaco di allegria, non feci nemmeno in tempo a levarmi i vestiti e a buttarli su un cespuglio, che ero già in acqua.
Giocai per tutto il pomeriggio.

Quando giunse l’ora di andare a casa e di recuperare i vestiti rimasi con un pugno di mosche: sul cespuglio non c’era più niente.
Poco distante c’era una mucca dalla cui bocca penzolavano ancora le bretelle azzurre della mia salopette.
Mio fratello Alemanno mi avvolse nella sua camicia e mi portò a casa così.

Raccontata da Remo Badillini - Agnosine


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