Il «canale» della selva
di red.

Sembra una strada abbandonata a se stessa, quella che unisce Bione Casto, ridotta in alcuni tratti al letto di un torrente. Ora sembra che i lavori di sistemazione possano riprendere.

Sembra una strada abbandonata a se stessa, quella "della Selva" che unisce Bione Casto. Soprattutto nei giorni scorsi, con l’intensificarsi delle piogge si sono formate profonde buche e veri e propri canali di scolo che hanno messo in difficoltà e non poco i veicoli in transito. Che sono molti visto che l’arteria, di fatto, è chiamata a supportare il traffico e la fitta rete di scambi artigianali fra il Savallese, la Conca d’Oro e Lumezzane.

Cosa è successo dopo i lavori di ampiamenti dei mesi scorsi ai quali mancava solo l’asfaltatura perché fossero completati in via definitiva?
«Terminato l’ampliamento – ha detto Francesco Franzoni, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Casto, in un intervista rilasciata a Bresciaoggi - la ditta incaricata dell’operazione di asfaltatura si è fermata, perchè alcuni privati lottizzanti titolari di case o aziende avevano annunciato alla Comunità montana l’intenzione di piazzare alcune tubature: era insomma inutile asfaltare per poi sventrare il lavoro appena fatto per i nuovi lavori sotterranei».

A quel punto però sarebbe intervenuta l’Autorità di Ambito: «L’Aaato – ha detto ancora Franzoni - ha chiesto la modifica del progetto dei privati, e così è iniziato un iter lunghissimo del progetto modificato che, sbagliato ripetutamente, non ha fatto decollare le opere».
Sarebbe stato lo stesso Comune di Casto, esasperato quasi quanto i cittadini che quella strada la percorrono, a minacciare di intervenire con un’ordinanza di chiusura al traffico. Una mossa che ha causato un susseguirsi di incontri con l’obiettivo di fare in modo che il cantiere, che dovrebbe durare un mese circa, potesse essere aperto. Sembra che il tempo del via sia arrivato.
Staremo a vedere.
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