Un patrimonio che è anche immateriale
La prima legge regionale in Italia che promuove la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, è stata approvata lo scorso 14 ottobre dal Consiglio regionale della Lombardia.

Dialetti e lingue locali, tradizioni, saperi e conoscenze che le comunita' locali riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale, della loro storia e della loro identita': sono l'oggetto della prima legge regionale in Italia che promuove la ''valorizzazione del patrimonio culturale immateriale'', approvata lo scorso 14 ottobre dal Consiglio regionale della Lombardia.

La Regione provvedera' direttamente attraverso l'Archivio di Etnografia e Storia sociale (Aess) o in concorso con altri soggetti pubblici e privati a promuovere l'individuazione degli elementi del patrimonio culturale immateriale con particolare riguardo a tradizioni ed espressioni orali, toponomastica, musica e arti dello spettacolo di tradizione, consuetudini sociali, eventi rituali e festivi, pratiche e credenze relative al ciclo dell'anno e della vita, alla natura e all'universo, e cosi' via.

La conoscenza del patrimonio culturale immateriale verra' promossa anche attraverso l'acquisizione di fondi documentari, lo studio e la ricerca sul campo e la realizzazione di una rete di collegamenti con soggetti pubblici e privati. Per il 2009 e' gia' previsto un investimento di un milione e mezzo di euro.

"Questa legge - ha commentato l'assessore regionale alla Cultura Massimo Zanello -, 'pone la Lombardia ai vertici mondiali nelle politiche culturali. Per la prima volta in Italia, e forse nel mondo, ci si pone quale obiettivo concreto la valorizzazione di un aspetto importantissimo della cultura, cioe' i beni immateriali. Fino ad ora le istituzioni avevano valorizzato solo i beni culturali materiali, ma la cultura non e' fatta solo di monumenti e opere d'arte''.

Fonte: Asca