Il punto col sindaco Bonardelli
di val.

Il sindaco di Anfo č ben contento della novitŕ ed č intenzionato a non lasciarsi scappare l’occasione: “Grati all’onorevole Molgora ci siamo messi subito al lavoro per definire quali interventi potremo attuare in Rocca”.

Gianluigi Bonardelli, il sindaco del piccolo centro lacustre, è ben felice della novità ed è fermamente intenzionato a non lasciarsi scappare l’occasione: “Grati all’onorevole Molgora per aver dato seguito ad una nostra solellecitazione, ci siamo messi subito al lavoro con i tecnici per definire quali interventi potremo attuare in Rocca”.

Ancora presto per elencarli. Al momento solo alcune indicazioni, facendo il punto della situazione su come l’impresa di restituire l’antica fortezza ai suoi fasti sta andando avanti, dopo gli interventi finanziati dlala Comunità montana che hanno permesso di rimuovere la frana che tagliava in due l’inera area: “Stiamo appaltando interventi per 800mila euro già di provenienza ministeriale per la viabilità interna, servizi igienici, e parcheggi nella parte bassa, fra la strada e il lago, compresa la pulizia del grande edificio fatiscente conosciuto col nome di Statuto – ci ha detto Bonardelli -. Un altro milione di euro per la Rocca lo riceveremo in base all’accordo di programma per la tutela e la sicurezza del lago e c’è l’idea di utilizzarlo per tetto e serramenti della grande palazzina e delle scuderie”.

“Quest’ultimo sostegno finanziario, che dovrebbe andare avanti ed essere anzi incrementato per almeno cinque anni, ci permetterà, credo, di affrontare la sistemazione dello Statuto, una volta ripulito dai rovi che ora lo nascondono. Poi ci saranno da ripulire tutto il muro perimetrale e l’osservatorio” ha aggiunto il sindaco. A questo punto la Rocca d’Anfo, che su un’area di 500 mila metri quadrati ospita una trentina di edifici militari, sarà in grado di affrontare il nuovo compito che le stanno affidando: da strumento militare di difesa di un confine e quindi di blocco della circolazione di idee e di genti, a occasione di incontro di respiro europeo, di rilancio dell’economia turistica e di sviluppo culturale per l’intera Valle Sabbia.
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