Raddoppiato il ricorso delle aziende bresciane
di red.

La crisi economica comincia a farsi sentire anche nel bresciano e il ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende della provincia aumentato più del doppio nei primi dieci mesi del 2008, preoccupano lavoratori e sindacati.

La crisi economica comincia a farsi sentire anche nel bresciano e il ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende della provincia aumentato più del doppio nei primi dieci mesi del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, con un'impennata nell’ultimo mese di ottobre, preoccupano lavoratori e sindacati.

I dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dall’Inps di Brescia: 1 milione e 827mila ore di cassa integrazione ordinaria per quest’anno, contro le 861mila dell’anno precedente (+112%).
Il ricorso alla cassa straordinaria ha registrato un calo del 38% nei primi dieci mesi dell’anno, ma considerando il solo mese di ottobre, anche la cigs ha segnato un netto incremento: +184% rispetto allo stesso mese del 2007.

I settori industriali che hanno fatto più ricorso alla cig sono quello metalmeccanico, quello del tessile, già da tempo in crisi, ma anche l’abbigliamento, la chimica e la gomma.
Fra le aziende metal meccaniche che interessano la Valle Sabbia vi sono la Gnutti Cirillo di Lumezzane, con stabilimenti anche a Odolo (319 dipendenti interessati, fino al 20 dicembre) e la Ferriera Valsabbia (280, per il solo mese di novembre).
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