Nuovi reparti all'ospedale di Gavardo
di Ubaldo Vallini

I posti letto accreditati sono 203, 185 di degenza ordinaria e 18 in day hospital. Poi ci sono le 20 culle del nido, 16 letti per l’emodialisi, 12 in comunitŕ protetta e 15 del servizio psichiatrico “ereditato” da Salň...

I posti letto accreditati sono 203, 185 di degenza ordinaria e 18 in day hospital. Poi ci sono le 20 culle del nido, 16 letti per l’emodialisi, 12 in comunità protetta e 15 del servizio psichiatrico “ereditato” da Salò.
Questo è l’ospedale “La Memoria” di Gavardo che si rivolge ad un’utenza che fra Garda e Valle Sabbia supera le 100 mila unità.
Dai prossimi giorni, possiamo dire finalmente, il nosocomio gavardese disporrĂ  anche di 5 posti letto in un nuovissimo reparto di terapia intensiva e di 9 posti piĂą un day hospital per le cure palliative.

Finalmente perché, come ci ha assicurato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano Mara Azzi, non saremo più costretti a scrivere ogni volta in valle Sabbia “a causa della gravità dei traumi riscontrati, il ferito è stato trasferito dall’ospedale di Gavardo a quello di Brescia”.
“Non che i reparti ultraspecializzati di altri ospedali diventino improvvisamente inutili, anzi – ha precisato l’assessore lombardo alla sanità Luciano Bresciani -. In ogni caso anche a Gavardo i pazienti più gravi avranno la possibilità di essere messi in sicurezza prima di un eventuale trasferimento”.

L’apertura dei due nuovi reparti, dunque, in attesa che possa essere messo in pratica il progetto di ampliamento dell’ospedale gavardese per il quale sono stati stanziati 31 milioni e 500 mila euro, si presenta come tappa necessaria per riqualificare i reparti già esistenti.

Per la Terapia intensiva che sarà diretta dal dr. Alberto Ischia e che ha trovato spazio in un’area di 240 metri quadrati accanto al Pronto soccorso, si parla di un rapporto paziente infermiere di 2 a 1, di assistenza 24h, di strumentazioni all’avanguardia e della possibilità di attivare un reparto chirurgico in grado di effettuare operazioni assai più complesse.
Il reparto di Cure palliative è stato invece assegnato al dr Maurizio De Giuli. Sistemato su 500 metri quadri al secondo piano, vicino alla Cardiologia e alla Medicina nella quale è già previsto il day hospital oncologico, prevede oltre alla presenza del personale medico ed infermieristico quella di un assistente sciale e di una psicologa, per affrontare al meglio la cura delle malattie terminali.

Al taglio del nastro hanno partecipato fra gli altri anche l’ex direttore Mauro Borelli, al quale è stato riconosciuto insiema al responsabile del presidio dott. Lucio Dalfini, gran parte del merito nell’iniziativa portata poi a termine dalla collega Azzi.
“Il nostro ruolo è quello di facilitare le risposte alle domande che vengono dal territorio – ha detto per l’occasione l’assessore regionale dott. Bresciani -. Così qui a Gavardo stiamo realizzando una sorta di Rocca di sanità, rivolta soprattutto ai cittadini della montagna che sta alle spalle, perseguendo l’obiettivo di portare i servizi sempre più vicini a chi deve sopportare maggiori disagi”.

Su questo fronte è impegnata anche la Provincia: “Tanto va dall’acqua al ponte come dal ponte all’acqua – ha detto il presidente Alberto Cavalli, anche lui presente al taglio del nastro insieme al sindaco gavardese Gian Battista Tonni e a numerosi altri amministratori valsabbini e gardesani -. A noi tocca anche di avvicinare i cittadini ai servizi e stiamo facendo di tutto perché da Bagolino piuttosto che da Valvestino o Tremosine i tempi per raggiungere Gavardo possano essere sempre più brevi”.
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