Banca Valsabbina, da 125 anni sul territorio a fianco di famiglie e imprese
di Redazione

Il 5 giugno 1898 veniva costituita la Cassa Cooperativa di Credito Valsabbina


Banca Valsabbina festeggia oggi 125 anni. Il 5 giugno 1898 veniva infatti fondato a Vestone quello che oggi è il principale istituto bancario bresciano, con il nome di Cassa Cooperativa di Credito Valsabbina. Nei suoi 125 anni di storia Banca Valsabbina ha progressivamente consolidato il proprio radicamento prima nel territorio bresciano e poi in quelli dove ha esteso nei decenni la propria presenza, assicurando sempre vicinanza e sostegno sia alle imprese che alle persone.

Banca Valsabbina arriva al 125esimo anniversario con risultati di prim’ordine nello scenario bancario italiano: il bilancio relativo all’ultimo esercizio ha registrato performance economiche e patrimoniali tali da consentire il miglior utile di sempre nella storia dell’istituto. Dal bilancio 2022 emergono infatti un utile ante imposte di € 57,8 milioni (+16%) e un utile netto di € 41,4 milioni, con il risultato netto che ha superato del 6% l’utile record realizzato nel precedente esercizio. L’indicatore di redditività (“ROE”), pari al 10,5%, il CET 1 Ratio al 14% e il Tier Total superiore al 15% confermano i risultati positivi conseguiti dall’istituto.

Negli ultimi anni la banca ha poi perseguito un piano di sviluppo di progetti innovativi, favorendo partnership strategiche e/o acquisizioni, con aziende innovative legate al mondo Fintech; cogliendo così le opportunità legate al processo di innovazione digitale in corso, anche ricorrendo ad operazioni di finanza strutturata e integrata.

“Non amiamo l’autocelebrazione e preferiamo continuare a lavorare per sostenere l’economia dei territori dove operiamo, spiega Renato Barbieri, confermato proprio quest’anno alla presidenza di Banca Valsabbina.  I risultati più che positivi raggiunti nel tempo ci spingono a continuare il nostro lavoro seguendo la linea tracciata, fedeli al ruolo che ci compete, per estrazione, di vicinanza alle famiglie e alle imprese, innovandoci e innovando con l’obiettivo di tendere verso un futuro sostenibile, di benessere e progresso. E nell’occasione di questo anniversario voglio ringraziare tutti i nostri dipendenti, con l’apporto dei quali negli anni è stato possibile realizzare questo percorso di crescita e consolidamento”, conclude Barbieri.

La storia di Banca Valsabbina affonda le radici nella seconda metà del XIX secolo, quando gli abitanti dei comuni valsabbini Vestone e Nozza decidono di dar vita ad una comune associazione e fondano una Società di Mutuo Soccorso. A quel tempo non esistevano infatti gli istituti previdenziali, quindi operai, artigiani e piccoli commercianti in caso di malattia o infortunio non avevano alcuna garanzia o tutela e per il sostentamento delle proprie famiglie e potevano fare affidamento solo sull’aiuto o sulla carità di persone amiche e facoltose.

Il 5 giugno 1898 viene quindi costituita la Cassa Cooperativa di Credito Valsabbina, società anonima cooperativa a responsabilità limitata e con capitale illimitato. Successivamente, con delibera dell’Assemblea straordinaria dei Soci del 26 giugno 1949, la Banca ha assunto la denominazione di Banca Cooperativa Valsabbina - Società cooperativa a responsabilità limitata. Se all’inizio la banca ha sostenuto la crescita dell’economia della Valsabbia, dalla seconda metà del secolo scorso ha esteso la propria presenza prima verso il lago di Garda e la città di Brescia e poi nel resto della provincia. L’attuale denominazione Banca Valsabbina SCpA è stata assunta con delibera dell’Assemblea straordinaria dei Soci del 14 maggio 2005.

Negli ultimi anni ha poi esteso la propria presenza anche ad altre province della Lombardia e in altre regioni. Oggi Banca Valsabbina rappresenta la principale realtà popolare indipendente a livello nazionale, forte di una rete territoriale di 70 filiali dislocate nelle province di Brescia, Verona, Mantova, Trento, Monza-Brianza e nelle città di Modena, Bergamo, Milano, Padova, Vicenza, Treviso, Bologna, Reggio Emilia, Torino, Cesena, Parma, Asti e Pavia. Il progressivo consolidamento territoriale rientra nel percorso delineato nel piano strategico della Banca, che ha tra i principali obiettivi il rafforzamento della propria presenza nei principali capoluoghi del Nord Italia.


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