L'ispezione affonda il progetto Gavardo-Montichiari
di Redazione

È quanto affermano in una nota i rappresentanti delle associazioni ambientaliste che si battono contro il progetto del mega collettore del Garda alla luce della relazione sullo stato delle condotte sublacuali


Nei giorni scorsi è stata presentata la relazione relativa all'ultimo intervento di manutenzione sulle condotte sub lacuali che fanno parte dell'esistente collettore fognario del Garda.
Ci sarebbero molti, anzi, moltissimi punti da evidenziare così come emergono dalla relazione e dalla sua presentazione, ma vorremmo arrivare subito al sodo della questione.
Il dato che emerge ancora una volta in modo chiaro, cristallino ed incontestabile è che su tutta la questione si è costruito un castello di bugie e omissioni pretestuose veramente inaccettabile, si esamina la questione con una superficialità che ci lascia allibiti.

Però possiamo fissare alcuni punti indiscutibili, quali:

1)    non esiste NESSUNA EMERGENZA e se non esiste ORA non è mai esistita nemmeno prima, come abbiamo sempre detto erano altri i motivi che spingevano alla dismissione delle condotte;

2)    se non c'è NESSUNA EMERGENZA, come anticipato dal MINISTRO, il progetto può essere rivisto e si possono trovare altre soluzioni quali la circumlacuale con recapito a Peschiera del Garda o depuratore a Esenta e scarico nei canali artificiali;

3)    le strutture si stanno avvicinando al loro fine vita confermato in 40 anni (ovvero 2025) prolungabili a 50 (ovvero 2035), chi ha permesso di arrivare ad oggi senza una programmata manutenzione / sostituzione delle stesse nei tempi e nei modi più adatti se ne deve assumere la responsabilità e risponderne dei costi;

4)    non esistono CERTEZZE su nulla, né sullo stato di salute delle condotte, né sul tipo di concrezione presente sulla condotta (le spugne, per esempio, sono sparite da sole), né sull'effettivo funzionamento delle stesse per i prossimi anni, se non decenni;

5)    Acque Bresciane non è in grado di dire oggi con certezza quanto ci vuole per sostituire le condotte sub lacuali. Se ci è arrivato un privato ad avere un preventivo facciamo fatica a capire come mai AB non sia in grado di avere certezze su questo aspetto.

Al di là di questi aspetti, comunque importanti ci preme sottolineare che questa relazione AFFONDA IN MODO ASSOLUTO IL PROGETTO DEL MEGA COLLETTORE DEL GARDA!

Avendo voluto inserire alcune considerazioni in merito al progetto del collettore del Garda la relazione stessa ammette che il progetto così come portato avanti è del tutto INUTILE.

Nella relazione presentata si afferma infatti che:

"Allo stato di attuazione della soluzione progettuale prevista per il nuovo collettamento dell’alto lago sponda bresciana, si sottolinea che i tempi necessari per la realizzazione degli interventi in grado di consentire la dismissione delle condotte sono stimabili in almeno 8 anni".

Ebbene questa affermazione, di fatto azzera ogni alibi, ogni giustificazione in merito alla realizzazione del nuovo mega collettore fognario del Garda con recapito nel fiume Chiese e con la costruzione dei due nuovi depuratori a Montichiari e Gavardo.

Innanzitutto con 8 anni di tempo, da oggi, per poter dismettere le sub lacuali viene meno l'elemento che nello studio dell'Università di Brescia (ad oggi l’unico preso in considerazione) aveva premiato la scelta Gavardo Montichiari. Introducendo il nuovo valore al posto dei 5 anni previsti da AB, cosa per altro nota da tempo, la scelta vincente sarebbe stata "Peschiera del Garda" con circumlacuale.
Non solo.
Se oggi si preme per la sostituzione delle condotte perché ormai prossime ai 40 anni di esercizio, ovvero al 2025 ci chiediamo come questo sia compatibile con il progetto del collettore, che invece richiese 8 anni, ovvero almeno il 2031, oltre il limite di esercizio!

Con queste tempistiche, certificate dalla relazione di Acque Bresciane, se si volesse davvero arrivare a completare il collettore sarebbe necessario avvicinarsi al limite dei 2035 con operazioni che per stessa ammissione di Acque Bresciane sono "costose e pericolose".
Inoltre, in 8 anni si andrebbe a spendere in manutenzione quanto necessario per mettere oggi in opera condotte nuove che metterebbero in sicurezza il lago.

Quindi chiediamo a chi continua a sostenere il mega progetto, volete mettere in sicurezza il lago oggi posando una nuova condotta e di fatto azzerare tutti i rischi e ripristinando l'efficienza del sistema oppure per 8 anni volete esporre il lago a rischi sempre crescenti oltre a far eseguire rischiosi interventi sempre più estesi e costosi?

Nella prima ipotesi si salva il lago, ma si elimina il motivo per cui si vuole fare questo mega progetto (la condotta è nuova, il rischio è zero il Commissario è inutile), nella seconda ipotesi si preferisce esporre il lago a rischi ambientali per le possibili perdite / rotture e a continui inquinamenti in corrispondenza dei tempi di pioggia (come dice la relazione di Acque Bresciane) per i prossimi 8 anni solo per portare a casa il progetto del mega collettore!
Fosse per noi, che davvero amiamo il lago non ci sarebbe nessun imbarazzo nella scelta, vediamo se è davvero così anche per quelli che, a parole dicono di amarlo come noi e quindi sapranno fare la scelta giusta.

Per il Comitato “Visano respira” – Stefano Guarisco
Per il Comitato “G.A.I.A. Gavardo” – Ing. Filippo Grumi
Per il Comitato “La Roccia” – Roberta Caldera

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