Castel San Giovanni riapre ai visitatori
di Gianpaolo Capelli

Il maniero dei Conti Lodron a Bondone che si affaccia sulla sponda trentina del lago d'Idro riapre i battenti per la stagione estiva
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Castel San Giovanni, il maniero che domina il lago d’Idro, vicino alla sponda dell’Eridio che confina con il Trentino nei pressi di Baitoni, è a metà strada sulla provinciale che porta da Baitoni a Bondone e riaprirà ai visitatori da venerdì 26 maggio 2023 fino al 6 novembre 2023 dalle 9.00 alle 18.00.
Grande la soddisfazione dell'amministrazione comunale di Bondone per l’incremento dei visitatori, ogni anno sempre più numerosi.
La posizione del Castello San Giovanni è magnifica: dallo sperone di roccia su cui si erge, la vista spazia sulla natura che lo circonda.

Ai piedi del castello il biotopo, riserva naturale provinciale protetta, che confina con il lago d’ Idro e con Idroland, parco realizzato dal Comune di Bondone, che lambisce il lago e a disposizione di tutti con vicino un ampio parcheggio.
Nella piana sottostante, visibile dal castello, ci sono le campagne verdeggianti di Baitoni, Lodrone, Darzo e Storo, dove la coltura delle patate nostrane e quelle del granoturco del “Nostrano di Storo” la fanno da padrone.

La vista si spinge a sinistra sul lago fino alla Rocca d’Anfo, con alle spalle le montagne di Bagolino e il Maniva.
A Ponte Caffaro, quasi alla foce del lago d'Idro, c'è l'intersezione del fiume Caffaro con il Chiese.
Sul vicino paese di Lodrone, domina il Castello Santa Barbara, sempre della casata dei Conti Lodron.
Lo sguardo poi si spinge a destra sulla Valle del Chiese, con le sue montagne circostanti che la sovrastano e lo sguardo arriva al Castel Romano fino ad oltre Pieve di Bono con sullo sfondo il Brenta.

Il Castello San Giovanni è ricco di storia.
Costruito sullo sperone di roccia, “Roca de Sommo Laco” come si legge all'entrata della torre, in posizione strategica, per difendersi nel medioevo dai nemici che volevano espugnarlo: inaccessibile per tanti secoli.
Il castello fu costruito attorno al XII secolo, assieme agli altri castelli dei Conti Lodron della valle del Chiese: il castello Santa Barbara di Lodrone e il Castel Romano di Pieve di Bono.
Fu baluardo dei confini meridionali del Principato vescovile di Trento.
Nel Duecento erano già possessori i Lodron.
Tanti i personaggi dei Lodron che ne furono proprietari nei secoli.
Tra i tanti illustri personaggi che soggiornarono al Castello San Giovanni, merita menzione Giorgio Frundsberg, considerato il “Padre dei Lanzichenecchi”.
Egli pernottò al San Giovanni dal 13 al 16 novembre del 1526 e sposò poi Anna dei Lodron.
Nel 1527 lui e i suoi 15.000 uomini percorsero l'Italia e conclusero la loro marcia con il “Sacco di Roma”.

Spesso, nelle rievocazioni storiche attuali, i Lanzichenecchi del gruppo “Lebrac” di Storo gemellati con  i Lanzi bavaresi scelgono il Castello San Giovanni per le loro rievocazioni storiche, coreograficamente veritiere e stupende.
Il castello fu abitato circa fino al 1700.

Ritornando ai giorni nostri, va ricordato che dopo la guerra del 1945, il castello incustodito, servì come cava di granito agli abitanti di Baitoni per costruire le loro case: distruggendo le mura di cinta.
Se si raffronta una foto degli anni all’inizio del 900 (in visione) con una attuale, si evidenzia che il castello allora era circondato da alte mura di cinta a tutto tondo anche sul lato che guarda il lago d'Idro.
Ora si vede il torrione di ingresso con la casa padronale e alcuni tratti di mura.

Nel 1956 il Castello San Giovanni fu comperato dal milanese Luigi Cavalli, che fece l'attuale strada sterrata, che porta al maniero, risistemò la casa padronale e alcuni terrazzamenti interni.
Egli fece in parte nei suoi anni di vita, con i suoi soldi  e con i suoi mezzi, quello che gli altri avevano distrutto in poco tempo.
Alla sua morte alcuni anni dopo, fu venduto dai nipoti al comune di Bondone, che negli anni  lo sta sottoponendo a continui restauri.

Per chi vuole approfondire la storia del castello, è in distribuzione, l'articolo pubblicato sull'Adige il 30 maggio 2010, del compianto storico Professor Gianni Poletti di Storo, che sui Lodron ha pubblicato tantissimo.

Tante le leggende che circondano il Castello.
Si dice che ci fosse un camminamento sotterraneo, che congiungeva il Castello San Giovanni, con il vicino castello di Santa Barbara sopra Lodrone: mai trovato!
Non si sa se è leggenda o verità ma forse più verità il “Diritto della prima notte”, che vantavano i signorotti padroni del castello, privilegiati, nel poter avere per loro le giovani sposine locali nella prima notte di nozze.

Ogni anno all'interno del castello ci sono mostre permanenti molto interessanti.
Bella la ricostruzione scenografica del lavoro dei carbonai, con le foto storiche di don Mansueto Bolognani “el Pret dei Carboner” scattate sui posti di lavoro all’inizio degli anni ’60.

Altrettanto belle e artistiche quelle di Attilio Zontini, il “Nani” di Storo, sia quelle degli ultimi carbonai viventi che delle contadine “Le Gabine” di una volta di Baitoni, al lavoro nella piana dei “Gregi”, fotografie che si trovano nel torrione di ingresso.

Raggiungere il Castello San Giovanni è semplice: con la macchina si sale verso Bondone, ci si ferma circa a metà strada al “Rio Saltù”, subito dopo sulla sinistra c'è il parcheggio e confinante con il fiume sulla destra all'inizio della mulattiera c'è lo striscione che indica la strada per il Castello.
Non si può andare in macchina, ma solo a piedi.

C'è anche un sentiero che parte all'inizio della provinciale per Bondone, a Baitoni, presso il parcheggio del Miralago: attraversata la statale prima dell’inizio della salita per Bondone si sale per il sentiero costeggiando ed entrando nel bosco e passando sotto la rocca del Castello in pochi minuti ci si trova davanti al torrione dello stesso.

Va ricordato che la sponda del lago d'Idro di Baitoni, di fronte al castello, anche quest'anno è stata insignita della “Bandiera Blu”, a certificazione per i turisti e non solo, che le acque del lago sono in regola, con i relativi servizi a supporto della spiaggia e della balneazione.

Per chi vuole visionare il video del Castello San Giovanni di Bondone può andare su youtube e visionarla nella presentazione di Nicol Bertanzetti in una produzione del Cedis di Storo, omaggiata al comune di Bondone.
Visitatelo.


Video Castel San Giovanni


FOTO 1 VISTA DAL CASTELLO SAN GIOVANNI
FOTO 2 IL CASTELLO SAN GIOVANNI DI FRONTE
FOTO 3 I SERVI DELLA GLEBA SUL PIAZZALE DEL CASTELLO
FOTO 4 ILCASTELLO DI SAN GIOVANNI CON LE SUE MURA ANNI 20 NELLA FOTO DI STEFANO STAGNOLI
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